CAGLIARI. È un invito al buonsenso e a ritrovare la solidarietà quello che arriva oggi dal premier maltese Joseph Muscat, che dopo mesi di scontri e tensioni con il governo italiano sul tema migranti torna a parlare dell’emergenza sbarchi nel Mediterraneo. Il primo ministro, oggi a Cagliari per la presentazione di un importante progetto aerospaziale, non ha nascosto il suo disappunto per i “toni” eccessivi utilizzati da alcune forze politiche, chiarendo che “se c’è un’emergenza umanitaria e ci sono persone che annegano in mezzo al mare bisogna intervenire e salvarli, senza guardare alle responsabilità". Anche se confessa che non può esistere una politica migratoria senza regole: "Su questo siamo d'accordo con l'Italia, la percezione della popolazione è la stessa: la gente ci dice che non è possibile che gli scafisti facciano quello che vogliono ma dall'altra parte non possiamo innalzare dei muri in mare: questa non è la soluzione".
Muscat ha anche espresso le sue perplessità sulla linea dura del ministro dell'Interno Matteo Salvini, chiarendo che "ha detto delle cose su cui non posso essere d’accordo ma non mi voglio intromettere nelle questioni italiane". Certo è che, secondo il premier maltese, dove c'è un'emergenza in mare è necessario prima pensare alla dignità umana, e poi a tutto il resto. "Malta non ha mai chiuso le porte alla solidarietà".