ROMA. C'è stato un tempo non molto lontano nel quale deputati e senatori del Movimento 5 Stelle venivano espulsi solo per avere partecipato a una trasmissione televisiva. Succedeva quando, alle prime interviste, rifiutavano l'appellativo di "onorevole" dichiarandosi semplici "cittadini portavoce". Qualcosa è cambiato. Tanto che allo staff della grillina Carla Ruocco preme sapere se alla loro "onorevole" sia stato riservato un posto tra le autorità in occasione dell'incontro "Trasmettere ed insegnare la Shoah è impossibile?". Come si scopre il passaggio dalla cast dei cittadini a quello dei parlamentari?
A causa di uno scivolone: lo staff della parlamentare risponde via mail al Cerimoniale della Camera, che aveva diramato gli inviti. O crede di farlo: perché con il classico errore che rovina le carriere la mail è stata recapitata a tutti i destinatari dell'invito, ossia a tutti i deputati. Una vale uno, l'importante è che sia tra le autorità.
Uno vale uno, ma tra le autorità: la mail scivolone della M5S Ruocco
- Redazione