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"Mi hanno umiliato, non sono quello di 40 anni fa": lo sfogo di Battisti nel carcere di Massama

ORISTANO. "Mi hanno umiliato. Non sono più quello di 40 anni fa, sono un'altra persona". Così l'ex terrorista Cesare Battisti, rinchiuso a Massama, ha accolto nella sua cella una delegazione di esponenti radicali in visita nel primo pomeriggio nel carcere oristanese. "Lo abbiamo trovato abbastanza bene", hanno spiegato Irene Testa e Maurizio Turco entrati nel penitenziario assieme gli avvocati Annamaria Uras e Rosaria Manconi dell’Unione camere penali. "Ci ha parlato dei suoi tre figli, due in Francia e uno in Brasile". Battisti ha poi fatto sapere che gli agenti della polizia penitenziaria di Oristano lo stanno trattando bene, raccontando la sua vita in cella. "Ho spento la tv e non leggo i giornali", ha riferito, ma sta leggendo "Se questo è un uomo" di Primo Levi dicendo di aver cominciato a scrivere un libro, un romanzo. Poi ha aggiunto di essere rimasto male per come è stato trattato al suo arrivo in Italia: "Ci ha detto di essersi sentito umiliato e di non riconoscersi nella descrizione fatta della sua persona". Anche perché, si è lamentato Battisti, "Non ero un latitante, avevo tutti i documenti in regola".