CAGLIARI. “La decisione della Regione Sardegna di impugnare il parere favorevole sulla "Fattoria Solare Siamaggiore 1" è un chiaro messaggio di fermezza, ma tutta questa rigidità rischia di rallentare lo sviluppo di progetti innovativi che potrebbero portare benefici economici e sostenibili al nostro paese”, così ha dichiarato Veronica Pitea, presidente di Aceper, (Associazione dei consumatori e produttori di energie rinnovabili), realtà che riunisce oltre 10.000 associati.
"Nel corso della giornata di ieri la Sardegna ha annunciato che impugnerà formalmente il parere positivo espresso dalla Commissione Pnrr-Pniec relativo al progetto agrivoltaico ‘Fattoria Solare Siamaggiore 1’ e il relativo decreto ministeriale", spiegano nel comunicato. "L’assessora regionale Rosanna Laconi ha poi aggiunto che si tratta di un parere non vincolante e che non può sostituire la normativa vigente per la Sardegna". E a tal proposito Pitea aggiunge: “La decisione di non piegarsi a raccomandazioni che potrebbero compromettere le normative locali evidenzia un'importante attenzione nei confronti della salvaguardia del territorio e del rispetto delle leggi regionali. Questa postura, però, può suscitare interrogativi sulla possibilità di un dialogo costruttivo tra le istituzioni locali e quelle nazionali in materia di energie rinnovabili. La rigidità può, da un lato, garantire la tutela dell'ambiente e delle specificità regionali, ma dall'altro rischia di rallentare lo sviluppo di progetti innovativi che potrebbero portare benefici economici e sostenibili. È essenziale trovare un equilibrio tra le esigenze locali e le necessità di intervento per affrontare la crisi climatica con impianti di energia pulita”.
Si cita inoltre che "nella sola regione Sardegna, a causa dei mezzi di trasporto per nulla efficienti, è andata persa una grande quantità di energia", come spiegato nella nota. “La Sardegna, grazie in primis alle tante pale eoliche, produce il 46% di energia in più rispetto al proprio fabbisogno, ma la maggior parte si disperde. La scelta di impugnare un parere che, pur non essendo vincolante, può influenzare il dibattito pubblico, solleva un'ulteriore riflessione: come si possono integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile con le regole e i piani che ciascuna Regione ha il diritto di seguire? Un confronto aperto e proficuo è fondamentale per navigare tra le sfide del presente e le opportunità del futuro sostenibile del nostro paese”, ha chiuso Veronica Pitea.