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SANT'ANTIOCO. Il Comune di Sant’Antioco punta verso un modello energetico rinnovabile.
Lo fa sapere l'amministrazione spiegando che l'obiettivo è la creazione di un modello di Comunità Energetica Rinnovabile (Cer) per incrementare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili finalizzata all’autoconsumo.
A conclusione del 2024, infatti, la Giunta comunale ha approvato lo Studio di Fattibilità Tecnica/Economica avanzato nell’ambito dell’intervento denominato “Progetto di riqualificazione energetica con realizzazione di impianti fotovoltaici su pensiline ombreggianti ed edifici pubblici” per la cui realizzazione concreta occorrono oltre 2 milioni di euro.
"È un progetto ambizioso e al passo coi tempi, in armonia con gli obiettivi di transizione energetica – commenta il sindaco Ignazio Locci – intendiamo realizzarlo per garantire alla nostra città la serie di benefici economici, ambientali e sociali assicurata dalle Comunità energetiche in piena operatività.
Tra questi, il contrasto alla povertà energetica, lo sviluppo dell’economia locale e soprattutto la riduzione dei costi della bolletta, sia che si tratti di pubblico, sia che si tratti di privati cittadini.
Con la delibera di Giunta che approva lo studio di fattibilità, abbiamo messo nero su bianco le linee generali del nostro progetto e adesso occorre reperire le risorse che lo stesso studio quantifica in 2 milioni e 325 mila euro. Puntiamo, naturalmente, a essere annoverati tra le comunità del Cer Sardegna e questo è il primo passo concreto per dotare tutti gli edifici pubblici di impianti fotovoltaici e aprire le porte all’utilizzo degli strumenti che saranno messi a disposizione dei cittadini".
Le comunità energetiche mettono infatti in “rete” pubblico e privati ma, soprattutto, mettono in rete l’energia prodotta (ecco perché, integrando tutti i consumatori, si parla anche di riduzione della povertà energetica, indipendentemente dal reddito). Il Comune, intanto, con lo studio di fattibilità fresco di approvazione, promuove l’installazione di pannelli fotovoltaici su pensiline ombreggianti in tutti gli edifici pubblici in cui non sono già presenti per incrementare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili: si va dalle scuole (Fermi, Via Virgilio, via Lazio, via Bologna, via Manno, Ex Ludoteca) al Comando di Polizia Locale, fino al capannone di via Rinascita.