SARROCH. Niente più viaggi al buio per chi percorre la galleria del tratto Cacip della strada statale 195 che attraversa il territorio di Sarroch: il viadotto, dopo sei anni di attesa, è stato finalmente illuminato. Le luci della galleria della zona di Nuraxeddu erano state collaudate nel 2018 grazie a un gruppo di continuità, ma per la mancanza di una cabina elettrica nelle vicinanze in grado di alimentare l’impianto di fatto non avevano mai funzionato. I lavori, finanziati dal Consorzio e coordinarti nell’ultimo periodo dall’ingegnere Matteo Bordignon, uniscono sicurezza e risparmio energetico, visto che le luci della galleria – grazie a una telecamera posizionata a 110 metri dall’ingresso del viadotto- entrano in funzione esclusivamente quando sta per transitare un veicolo. Per Angelo Dessì, sindaco di Sarroch e componente del Cda del Cacip, si tratta di un momento importante per la sicurezza di chi quotidianamente percorre questa strada: “Finalmente, grazie all’impegno del Consorzio e dell’amministrazione comunale, siamo riusciti a illuminare questa galleria, in cui in questi anni – a causa del buio – si sono verificati diversi incidenti stradali. L’illuminazione è fondamentale per la sicurezza di questo tratto, ma ci auguriamo quanto prima che l’Anas intervenga per sistemare la viabilità anche in altri punti”.
La strada consortile, nata inizialmente come percorso d’emergenza per la presenza della raffineria della Saras, in seguito è stata utilizzata dalla collettività per evitare di attraversare il centro abitato di Sarroch, per poi essere integrata dall’Anas nella cosiddetta ss 195 bis che arriva sino a Pula: un’anomalia alla quale il Cacip auspica venga posto rimedio quanto prima attraverso il passaggio di consegne nella gestione della strada con l’azienda statale.
“È evidente a chiunque che la presenza di una viabilità “privata” che interrompe la strada statale rappresenti un elemento di grave pericolo per gli utenti – spiega il Direttore Generale del Cacip, Stefano Mameli - per questo stiamo chiedendo all’Anas la presa in carico di questo tratto di viabilità consortile, affinché l’ente deputato per legge alla gestione delle strade di tale rango e ambito, possa procedere alle attività di sua esclusiva competenza. Ricordiamo, inoltre, che il Consorzio non gode di alcun finanziamento pubblico per la gestione della strada, la manutenzione è effettuata con fondi propri e che dunque è impossibile far fronte a tutte le necessarie attività di messa in sicurezza per mancanza di risorse economiche”.