In Sardegna

Lingua Blu, anche a Porto Torres i capi morti saranno sepolti: l'ordinanza del sindaco

LINGUABLUPECORESARDEGNA

CAGLIARI. L'emergenza Lingua Blu non si ferma. Anche a Porto Torres i capi morti saranno sepolti e non si potrà procedere con per l'incenerimento proprio come disposto lo scorso 5 ottobre a Stintino (QUI LA NOTIZIA). 

"Vista la nota del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria Nord Sardegna relativa al protrarsi e l'intensificarsi nell'Isola dello stato di emergenza sanitaria determinato da focolai di Blue tongue, il sindaco Massimo Mulas, oggi 18 ottobre,  ha firmato l’ordinanza contingibile e urgente n°48 che obbliga  i proprietari degli allevamenti presenti in tutto il territorio comunale di Porto Torres a provvedere tempestivamente allo smaltimento delle carcasse degli animali deceduti a seguito di infezione da febbre catarrale degli ovini", si legge nell'ordinanza del Comune. "L'immediato smaltimento deve avvenire mediante interramento in loco presso la stessa l'azienda al fine di ridurre al minimo i rischi per la salute pubblica, degli animali e per l'ambiente, secondo le modalità previste dal Regolamento CE n.1069/2009.

Il provvedimento rientra tra le misure atte a evitare o limitare la diffusione della malattia, in accordo con il Servizio di Sanità Animale e il Servizio competente di Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche della Asl di Sassari.

Per il sotterramento degli animali occorre rispettare precise regole quali la registrazione del numero, della specie e della categoria degli animali sotterrati, della data e del luogo di  interramento. L’area prescelta deve essere segnalata per poter consentire all'autorità competente di effettuare i controlli ufficiali. La fossa, al fine di evitare contaminazioni, deve essere realizzata lontano da pozzi, sorgenti e falde acquifere e le carcasse devono essere sotterrate in modo che non possano essere raggiunte da animali carnivori o onnivori. La fossa deve essere sufficientemente profonda e con caratteristiche e accorgimenti tali da accelerare i fenomeni di decomposizione. Sarebbe opportuno, ad esempio, aggiungere nel fondo e sopra le carcasse uno strato di 20-40 cm di paglia o letame. Il fondo della fossa e le pareti, inoltre, andranno cosparsi con calce viva (ossido di calcio) in quantità di circa 3 kg per ogni quintale di carcasse animali e le stesse andranno cosparse anche con altri disinfettanti quali l’idrossido di sodio 2% (soda caustica). L’ordinanza prevede specifici divieti come l’interramento in aree classificate a pericolosità idraulica e idrogeologica elevata, all’interno delle aree di tutela assoluta e di rispetto delle captazioni ad uso idropotabile, in zone soggette a fenomeni di erosione, in corrispondenza di doline, inghiottitoi o altre forme di carsismo superficiale, in zone urbanizzate o aree industriali.

Il compito di vigilare sull’osservanza dell’ordinanza è affidato alla Polizia Municipale, alle altre Forze di Polizia e ai Servizi di Sanità Pubblica Veterinaria della Ats – Asl Sassari ciascuno nell’ambito delle rispettive competenze.

In caso inosservanza del provvedimento si applicano le sanzioni previste dalla disciplina normativa speciale di Sanità Pubblica Veterinaria", conclude la nota.