CAGLIARI. Qual è lo stato dell’arte del rapporto “evoluzione del diritto e innovazione tecnologica”? Siamo ancora sicuri che le tutele giudiziali e stragiudiziali siano ancora oggi capaci di soddisfare appieno le istanze e le esigenze di giustizia dei cittadini, sempre più costretti a navigare negli infiniti spazi della ciberneutica e sempre più spesso chiamati, anche per esigenze professionali, a fare ricorso all’applicazione di sofisticate piattaforme tecnologiche, algoritmi o dell’intelligenza artificiale nella sfera giuridica propria o di terzi? Per rispondere a questi interrogativi gli esperti del settore parlano sempre più spesso di sistemi di “Telegiustizia” o anche di “Giustizia di prossimità”, servizi da erogare in modalità remota per consentire a tutti i ricorrenti di poter ricevere risposte rapide, efficaci ed efficienti da parte dell’amministrazione giudiziaria.
Da diverso tempo gli organismi di tutela stragiudiziale operanti in diversi paesi dell’Unione Europea risulta abbiano già in uso piattaforme tecnologiche comuni e condivise attraverso le quali vengono erogate ai cittadini residenti nei diversi Stati adeguati ed efficaci servizi di mediazione, conciliazione e arbitrato anche in modalità remota per risolvere in maniera amichevole e complementare alla giustizia giurisdizionale le controversie tra le parti in conflitto.
Di questi e di tanti altri temi giuridici correlati allo sviluppo e all’applicazione della tecnologia durante le quotidiane attività umane e professionali si discuterà nei giorni 20 e 21 giugno nel corso del Convegno internazionale “Diritto e tecnologia” promosso e organizzato dall’Università di Cagliari.
Come precisa il Responsabile Scientifico dell’iniziativa internazionale professor Carlo Pilia: “Anche per quest’anno accademico, a conclusione dei nostri corsi di diritto civile e tutele dei diritti, abbiamo organizzato un Convegno giuridico internazionale con la finalità di animare un confronto tra docenti e studenti universitari, con magistrati, professionisti ed esperti italiani e stranieri, sulle tematiche di interesse generale e di maggiore attualità”. Non vi è dubbio che le esigenze formative in materia giuridica debbono andare, oggi più che mai, di pari passo all’innovazione tecnologica, in quanto questa trova sempre più largo sviluppo e diffusa applicazione in qualsiasi campo della nostra vita quotidiana.
Un binomio, quello del diritto e della tecnologia sempre più stretto e sempre più indissolubile e interconnesso, qui in Italia, come in ogni altra parte d’Europa e del mondo. “La transizione del vecchio mondo analogico verso il nuovo mondo digitale richiede agli studenti del diritto ma anche a tutti i professionisti e a tutti gli operatori della giustizia di dover acquisire sempre più nuove conoscenze e competenze multidisciplinari per gestire non solo in presenza ma anche in modalità remota ogni tipo di procedimento amministrativo e giudiziario necessario per assicurare adeguate e tempestive risposte in termini di accertamento delle responsabilità personali e di tutela dei diritti. In altri termini, per assicurare la certezza dell’effettivo esercizio e tutela del diritto in un mondo sempre più ibrido, insidioso, liquido, virtuale e privo di frontiere geografiche”.
L’attività convegnistica si inserisce nel quadro delle iniziative promosse dal Dipartimento di Giurisprudenza: il corso internazionale “Diritto e tecnologia” in via di svolgimento con le Università argentine (UAI e Blas Pascal); i Progetti di ricerca in via di completamento, finanziati dalla Regione Autonoma della Sardegna (Accoglienza 2.0) e della Fondazione Sardegna (Autonomia e Responsabilità nella gestione dei conflitti, l’internazionalizzazione Cuemyc), e infine il progetto europeo appena concluso Limediat; tutte attività di ricerca e divulgazione queste coordinate dal responsabile scientifico professor Carlo Pilia. Il Programma multidisciplinare dei lavori convegnistici che registra la partecipazione di docenti, magistrati, professionisti, esperti e studenti delle materie giuridiche provenienti da diversi continenti del mondo, si suddivide in due sessioni scientifiche ciascuna delle quali prevede tre principali moduli tematici trasversali, rispettivamente dedicati a: I. Autonomia; II. Responsabilità; III. Tutele.
Il Convegno internazionale di “Diritto e Tecnologia” si svolgerà in modalità mista proprio per consentire ai professionisti, docenti e studenti collegati dai diversi continenti del mondo attraverso la piattaforma team e i social media di poter interagire e dibattere con i presenti in aula.
Gli appuntamenti sono: I^ Sessione Scientifica: Giovedì 20 Giugno, con inizio alle ore 15,00, presso l’Aula Magna Anfiteatro Dipartimento di Giurisprudenza, sita in Viale Sant’Ignazio 17, si discuterà principalmente della Riforma della Giustizia e delle garanzie offerte nel processo dalla prova digitale. II Sessione Scientifica: Venerdì 21 Giugno, sempre con inizio alle ore 15,00, presso l’Aula Magna “M. Lai” Dipartimento di Giurisprudenza, sita in via Nicolodi, 102, i relatori discuteranno principalmente sui diversi aspetti giuridici e umanitari correlati al tema “Sicurezza e Libertà: novità, prassi e prospettive europee”. Numerosi gli autorevoli rappresentanti istituzionali, sia locali che nazionali invitati a partecipare ai suddetti moduli tematici. Tra questi, il Vice Ministro della Giustizia On.le Francesco Sisto che interverrà in relazione al primo modulo dedicato alla riforma della Giustizia. Il Prefetto Filippo Dispenza, Commissario Straordinario del Comune di Caivano (NA), il Prefetto di Cagliari, dottor Giuseppe De Matteis,, il Comandante Regione Carabinieri Sardegna, Generale di Brigata Stefano Iasson unitamente ad altri alti ed autorevoli vertici istituzionali delle Forze di Polizia, tra i quali il Segretario Generale Nazionale del SIULP Felice Romano, svilupperanno la discussione e il dibattito sul tema “Sicurezza e Libertà:
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