QUARTU. "La litoranea sp17, via Leonardo Da Vinci, è una strada provinciale dove solo nell'ultimo anno hanno perso la via 5 persone. È una strada che per sua conformazione e nonostante i limiti imposti, invita a correre". Così Roberto Matta, presidente dell'associazione turistica Quartu Sant'Elena, spiega le ragioni che l'hanno portato, ieri, ad avviare la raccolta firme "Basta croci sulla via Leonardo Da Vinci" che attualmente punta ad arrivare alle 500.
"Nel corso dei decenni", si legge ancora nel testo allegato alla petizione su change.org, quella che un tempo aveva la connotazione di strada extraurbana di collegamento tra Quartu e le località balneari, si è trovata ad attraversare un territorio (dal Margine Rosso a Capitana) sempre più affollato di residenze, quartieri, scuole, attività con una densità abitativa di circa 20.000 residenti (quasi 1/3 degli abitanti di Quartu) che durante la stagione estiva raddoppiano grazie alla presenza dei turisti. A tutti gli effetti si tratta di una strada urbana e come tale ne andrebbe garantita la sicurezza, di chi la transita e/o di chi la vive, ponendo in essere tutti quegl'interventi propedeutici ad evitare che qualche incosciente la trasformi in un circuito di prova per auto o moto, mettendo a rischio la sua vita e quella di chi abita a ridosso della Sp17. Intendiamo fare pressione sulle Istituzioni competenti sul tratto stradale in questione affinché vengano messe apportate tutte le modifiche necessarie come rotatorie in corrispondenza dei principali incroci a raso, dissuasori, passaggi pedonali rialzati, isole di mezzeria, in modo da evitare che chiunque abbia la possibilità di eccedere con la velocità o effettui sorpassi azzardati".
La petizione si può trovare QUI.