QUARTU. Il Comune di Quartu ha firmato l’adesione alla rete internazionale Fast Track Cities, una partnership globale tra città e municipalità di tutto il mondo e quattro partner principali: IAPAC (Associazione Internazionale di Operatori Specializzati nella cura dell’AIDS), UNAIDS (il Programma Congiunto delle Nazioni Unite per l’AIDS/HIV), UN-Habitat e la Città di Parigi.
L'iniziativa ha come obiettivo il contrasto alle nuove infezioni da HIV e la riduzione dello stigma nei confronti di chi ha contratto il virus. La firma sancisce quindi l’adesione a una partnership globale tra le città di tutto il mondo che ne fanno parte, con la possibilità di condividere e replicare azioni a livello locale che possano raggiungere l’obiettivo ONU per sconfiggere l’AIDS entro il 2030.
La dichiarazione è stata firmata dal sindaco Graziano Milia durante una conferenza stampa di presentazione. Presente alla firma ufficiale Brunella Mocci presidente di LILA Cagliari che ha fortemente sostenuto l’iniziativa sensibilizzando il Comune sull’importanza del percorso di adesione. L’iniziativa è stata promossa a livello istituzionale dal consigliere comunale Mauro Ligas in stretta collaborazione con l’associazione.
La rete di istituzioni che aderisce al protocollo si impegna ad attivare le azioni chiave promosse dall’ONU per sconfiggere l’AIDS entro il 2030, ovvero: far sì che il 95% delle persone con HIV venga a conoscenza del proprio stato sierologico; che il 95% delle persone entri in terapia antiretrovirale e che il 95% arrivi ad una carica virale non rilevabile, stato che rende le persone con HIV non infettive.
Il protocollo prevede anche l’avvio di azioni combinate di prevenzione dell’HIV con facilitazioni per un maggior accesso ai test, profilassi pre e post esposizione, attività nelle scuole, educazione alla sessualità, ecc. Prevede anche di aderire ad una piattaforma comune per consentire il monitoraggio dei progressi in tempo reale.
Il punto 6 della Paris Declaration, che riguarda gli impegni che i primi cittadini sono chiamati ad assumersi, recita esplicitamente: “Noi sindaci ci impegniamo ad investire nella risposta locale all’AIDS Adegueremo ad una risposta Fast-Track risorse e programmi delle nostre città. Svilupperemo finanziamenti innovativi e mobiliteremo risorse e strategie aggiuntive affinché l’AIDS cessi, entro il 2030, di essere una minaccia per la salute pubblica”
Con la sottoscrizione Quartu Sant’Elena è la prima città della Sardegna ad entrare nel gruppo delle città italiane che ne fanno già parte: Milano, Brescia, Bergamo, Torino, Firenze, Palermo, Perugia, Ancona, Sanremo. LILA Cagliari sosterrà tutte le azioni incluse nel protocollo che il Comune vorrà attivare.
- Redazione