In Sardegna

L'Einstein Telescope in Sardegna, appello della Cgil: "A Lula servono strade e ferrovie adeguate"

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CAGLIARI. Bene la candidatura della Sardegna a ospitare l'Einstein Telescope, l'osservatorio di onde gravitazionali che permetterà di esplorare i segreti dell'universo, ma a Lula il paese dove potebbe sorgere l'impianto servono strade, ferrovie e servizi adeguati. Che invece esistono nel Limburgo, l'altra regione europea candidata a ospitare l'infrastruttura.

È l'appello della Cgil Sardegna alla Regione dopo la costituzione del comitato tecnico scientifico presieduto dal premio Nobel Giorgio Parisi. Secondo il sindacato infatti anche la Regione deve fare la sua parte istituendo un comitato locale di supporto al progetto per l’Einstein Telescope a Sos Enattos con il coinvolgimento di forze sociali, imprese e mondo accademico. 

“L’area di Sos Enattos - afferma il segretario Fausto Durante - deve essere immediatamente messa al centro di un lavoro di dotazione infrastrutturale, dai collegamenti stradali e ferroviari a quelli delle connessioni alla banda larga e al 5G, dotazione indispensabile per superare la concorrenza della euroregione del Limburgo, anch’essa candidata a ospitare il telescopio Einstein”.

Durante ricorda che quella regione è servita da uno degli aeroporti più importanti in Europa, quello di Schipol, ad Amsterdam, con voli frequenti da ogni parte del mondo e raggiungibile agevolmente da Limburgo su strade che permettono in rapidità e sicurezza il transito di persone e merci, compresi i veicoli eccezionali di cui ci sarà bisogno per trasportare quanto sarà necessario per costruire il telescopio: “Invece, se si pensa all’ attuale situazione dei collegamenti aerei e delle strutture per la mobilità interna della Sardegna, c’è indubbiamente un grande lavoro preventivo da avviare”.