CAGLIARI. "Mettiamo a disposizione dei Comuni della Sardegna 14 milioni di euro destinati alle comunità energetiche e al reddito energetico utile a dare respiro alle famiglie in difficoltà a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e all’impossibilità di dotarsi autonomamente di sistemi ad energia rinnovabile”. Lo ha affermato l’assessore dell’Industria, Anita Pili, in seguito all'approvazione, da parte del Consiglio regionale, del Testo Unico in materia di energia.
“La Regione Sardegna risponde all’esigenza di dotarsi di un quadro normativo chiaro in materia energetica”, ha detto.
Il Testo Unificato della Giunta e del Consiglio “Disposizioni in materia di energia e modifiche alla legge regionale n. 9 del 2006” prevede una dotazione finanziaria di 7 milioni di euro per il 2023 e altrettanti per il 2024. Dei 7 milioni annui, 2 milioni sono destinati alle comunità energetiche e 5 milioni al reddito energetico delle famiglie.
“Le misure individuate dal Testo Unificato – spiega l’assessore dell’Industria – sono di natura strategica e strutturale: nello specifico il reddito energetico consentirà alle famiglie sarde di potersi dotare, nelle proprie abitazioni private, di impianti alimentati con fonti rinnovabili. La dotazione alle comunità energetiche consentirà invece alle amministrazioni comunali di dar luogo all’avviamento delle comunità senza sottrarre risorse dal proprio bilancio.”.
“Abbiamo fissato un altro tassello verso la costruzione di uno sviluppo che mette al centro i Comuni e le Comunità – conclude l’assessore Pili. A breve la Giunta Regionale individuerà, con altro e specifico provvedimento di legge, le risorse che daranno un aiuto alle famiglie e alle imprese per gestire l’emergenza immediata”.