In Sardegna

Abbatte un cervo e pubblica le foto sui social, denunciato con altri otto

Cinghiale-abbattuto

CAGLIARI. Ammonta a 9 persone denunciate nonché a 9 fucili, 1 cervo sardo ed 1 muflone sequestrati, il bilancio di un’operazione antibracconaggio eseguita nell'ultima settimana dal Servizio Ispettorato del Corpo Forestale di Cagliari.

Dolianova.  L'attività investigativa è scaturita dalla pubblicazione sui social network di un’immagine che riprendeva uno splendido esemplare di cervo sardo abbattuto e dell’arma verosimilmente utilizzata per il reato.

Il nucleo investigativo provinciale ha individuato il proprietario dell'arma e ha eseguito insieme alla stazione di Dolianova una perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica di Cagliari. L’arma è stata rinvenuta e sottoposta a sequestro insieme ai resti di animale verosimilmente riconducibili alla macellazione del cervo ripreso nella foto. Alla persona ritenuta responsabile sono stati contestati i reati di abbattimento di specie particolarmente protetta e di omessa custodia poiché l'arma, regolarmente denunciata, è risultata conservata in luogo diverso da quella denunciato all'Autorità di PS. Per tali fatti la persona rischia una denuncia sino a otto mesi di reclusione per il reato venatorio e fino ad un anno per il reato in materia di armi.

Agro di Villacidro. A Montimannu, a seguito di un servizio di controllo dell'attività venatoria, il Nucleo Investigativo ha sorpreso in flagranza di reato parte dei componenti di una compagnia di caccia grossa.

I bracconieri, dopo aver effettuato la battuta in zona vietata, uccidevano un esemplare di muflone e due cinghiali mediante munizioni a pallettoni (vietate per la caccia). Al momento dell'intervento gli stessi individui erano intenti a scuoiare il muflone per recuperare la pelle. Per tale fatto sono state denunciate 6 persone tutte titolari di porto d'arma per uso caccia, contestando i reati di esercizio di caccia in zona vietata e l’abbattimento di specie particolarmente protetta, muflone sardo.

Sono stati sequestrati i capi di selvaggina, 6 fucili e le relative munizioni; sequestrati anche i radio collari gps dei cani, recanti i tracciati interni all’oasi faunistica nella quale i cani stessi stanavano la selvaggina.

Agro di Decimomannu. Durante un normale controllo venatorio, il personale della stazione di Uta ha individuato una persona che esercitava la caccia con un fucile e che alla vista dei forestali si liberava dell'arma e tentava una fuga inutile, perché immediatamente bloccato. I Forestali accertavano che tale persona esercitava la caccia sprovvista della necessaria licenza di porto di fucile e di autorizzazione regionale. il fucile è risultato di proprietà di un secondo soggetto ritrovato poco distante. Ai due è stato contestato il reato, in concorso, di porto illegale di arma da fuoco, punito con la pena sino a due anni di reclusione .