ROMA. “Il super green pass per i collegamenti con la penisola è un insulto ai sardi ai cui viene negata la dignità umana in deroga ai principi di uguaglianza e solidarietà tra i cittadini. Una grave discriminazione che sta penalizzando e danneggiando tutti coloro che per salute, lavoro e studio devono lasciare l’Isola. Il diritto alla mobilità è una battaglia di tutti i sardi ed è per questo che invitiamo i parlamentari dell’isola a unirsi nel sollecitare il Governo a introdurre alcune deroghe”.
Lo affermano Andrea Vallascas, Pino Cabras ed Emanuela Corda, deputati di Alternativa, che hanno presentato un’interrogazione al Ministro Speranza per chiedere alcune deroghe all’obbligo del Super green pass per i trasporti pubblici con particolare riguardo a chi si deve recare nella penisola per motivi di salute, lavoro e studio.
“Se l’obbligo del super green pass è già una limitazione del diritto alla mobilità di tutti gli italiani – spiegano –, per chi vive in un’isola è un’ulteriore condanna con ripercussioni gravi su tutti coloro che si devono recare nella penisola per sottoporsi a cure specialistiche, per lavorare o per studiare”.
“È già scandaloso – prosegue - che la sanità regionale non sia in grado di garantire prestazioni adeguate ai bisogni della popolazione residente, ma è assolutamente inaccettabile che ai pendolari della sanità debbano essere imposte ulteriori umiliazioni e restrizioni”.
“I collegamenti da e per la Sardegna – concludono i deputati di Alternativa – non sono in alcun modo equiparabili ai trasporti pubblici del resto del Paese. Noi Sardi non abbiamo la possibilità di scegliere tra più modalità di trasporto, ma siamo obbligati a viaggiare in nave o aereo. Ed è per questo che invitiamo i colleghi parlamentari a sostenere la richiesta al Governo di introdurre alcune deroghe”.