In Sardegna

A Cagliari vietato legare le bici ai pali, ciclisti pronti al ricorso: "E lo vinceremo"

Rastrelliere-

CAGLIARI. Cambiate il regolamento o, se passa così, lo impugneremo. Questo il messaggio che i  ciclisti cagliaritani aderenti alla Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) lanciano al Comune. Punto dello scontro l'articolo 19 del regolamento di polizia urbana approvato dalla giunta guidata da Paolo Truzzu. Si legge che “è vietato incatenare biciclette, ciclomotori o motocicli a infrastrutture pubbliche non destinate allo scopo“. Il testo deve ancora ricevere l'ok del consiglio. E i ciclisti si preparano alla battaglia giudiziaria. 

"Alla prima multa che sarà fatta con questo regolamento in vigore, faremo ricorso nelle sedi opportune", si legge in una nota, "e siamo certi che vinceremo.  Perché anche in altre Città, come Verona, hanno approvato norme simili e le associazioni Fiab hanno sempre fatto ricorso e hanno ottenuto l’annullamento di tali norme farlocche". 

Se come capita a Cagliari, le rastrelliere mancano o risultino inutilizzabili, come documentato dalle foto delle rastrelliere in Piazza Dettori, Mercato di San Benedetto e Piazza De Gasperi, "legare la bicicletta al palo, cercando sempre di non arrecare intralcio ai pedoni, è l’unica opzione percorribile". 

Arriva anche la proposta di modifica: “Il divieto non si applica in mancanza di apposite aree destinate al parcheggio delle biciclette, a condizione che esse non rechino intralcio al transito di merci, di veicoli e di pedoni e in particolare dei disabili visivi lungo le traiettorie delle corsie preferenziali a essi riservate.”