In Sardegna

"No alla commercializzazione del Dna dei sardi": l'appello dei senatori Pd al governo

Carabinieri-Shardna

ROMA. "No alla commercializzazione del Dna". A dirlo a gran voce - dopo la notifica di proroga delle indagini a diciassette presunti responsabili del furto delle provette di Dna degli abitanti di Perdasdefogu e Talana - è il senatore sardo Silvio Lai. Insieme ad altri colleghi parlamentari del Pd (Zanda, Angioni, Cucca, Borioli, Broglia, Caleo, Sposetti, Tomaselli, Vaccari), Lai ha annunciato l'imminente presentazione di un'interrogazione urgente al governo per chiedere il blocco dell'utilizzo dei dati genetici raccolti dalla SharDna e poi venduti alla società inglese Tiziana Life Sciences. La richiesta - spiega Lai su Facebook - è finalizzata a tutelare i diritti dei "cittadini dell’Ogliastra che liberamente avevano donato i propri campioni biologici per un studio scientifico di interesse pubblico sulla longevità degli abitanti di quel territorio della Sardegna" e "si trovano loro malgrado coinvolti in una vicenda i cui aspetti scientifici sono passati decisamente in secondo piano".