In Sardegna

"I malati di sclerosi multipla? Temono il Covid, non il vaccino": a Cagliari dice no solo l'1%

CAGLIARI. Hanno paura del covid, non del vaccino. Tanto che tra loro ha detto “no” meno dell’uno per cento dei contattati. Sono i malati di sclerosi multipla, una fetta dei pazienti considerati fragili. E rappresentano settemila persone circa in Sardegna, con un’incidenza di 300 casi ogni 100mila abitanti (176 nel resto d’Italia).

Circa cinquemila  sono seguiti al centro sclerosi multipla del Binaghi (gli altri a Sassari e Nuoro) che dall’8 aprile ha allestito al primo piano un ambulatorio vaccinale dedicato a loro e a chi ha malattie neuroinfiammatorie e neuromuscolari. Dalle 14 alle 19.30 il team guidato da Eleonora Cocco, responsabile del centro sclerosi multipla, composto da quattro medici e quattro infermieri, si dedica alla somministrazione dei vaccini Pfizer.

“Le prime dosi le abbiamo inoculate alla Fiera di Cagliari il primo aprile. E oggi molti hanno ricevuto anche la seconda dose”, spiega la dottoressa Cocco, “e siamo in grado di vaccinare più di 100 persone al giorno. Contiamo di terminare al massimo tra due mesi”.

C’è chi arriva anche da La Maddalena per ricevere la dose. “Sono molto entusiasti e sono loro a chiederci di poter essere vaccinati. I timori ci sono, ma soprattutto nei confronti del Covid: spaventa. Sanno che le malattie infettive possono essere un grillo per il sistema immunitario e facilitare la ricomparsa della malattia,  anche in situazioni che con grande fatica hanno raggiunto degli equilibri”.