CAGLIARI. C’è soprattutto la pandemia al centro dell’attività dell’Agenzia delle Dogane in Sardegna. E i funzionari si sono dati da fare con Il sequestro tra Sassari e Alghero di 9mila mascherine non conformi. Al Porto Canale di Cagliari invece sono state sdoganate con procedura veloce 50 mila mascherine Dpi. Ma l’attività degli uomini che stanno alle dogane nel 2020 ha toccato anche i prodotti alimentari, quelli commerciali e l’immigrazione clandestina. “L’attività è continuata al massimo”, ha detto Roberto Chiara, direttore della divisione interregionale Sardegna, Toscana e Umbria, “in particolare emerge l’attività delle frodi nel settore energetico, quindi frodi di iva e accise”. La maggiore attività si concentra al sud, ma al nord è fiorente nel settore estivo quando i turisti continuano a portare via ciottoli e sabbia, talvolta inconsapevoli del fatto che si tratta di un reato. “Abbiamo fatto un’attività forte di contrasto”, precisa Chiara, “e intendiamo anche fare una campagna pubblicitaria”.
I dati. Negli aeroporti sardi gli importi non dichiarati superano gli 84mila euro. L’attività si è concentrata sulla pandemia, ma non solo. C’è anche la Lotta al traffico di stupefacenti: sono stati sequestrati dai funzionari 25 kg di marjiuana del valore di 229mila euro. E nel settore ambiente sono stati sequestrati 46.500 kg di rifiuti plastici, trovati al Porto Canale di Cagliari in due container destinati in Turchia e dichiarati materiale per l’industria della plastica. E poi la Contraffazione: sono stati firmati 4 importanti Protocolli d’Intesa nell’ambito della lotta alla contraffazione e all’abusivismo commerciale. Nel 2020 sono stati sequestrati presso gli aeroporti di Alghero, Cagliari e Olbia 253 kg di prodotti alimentari (carne, latticini, pesce e vegetali) sprovvisti di certificazione sanitaria. Nell’ambito dei reati di immigrazione clandestina, invece, sono state distrutte 70 imbarcazioni su un totale di un centinaio confiscate. Imponente anche l’attività del Laboratorio Chimico di Cagliari: Lo scorso anno sono state effettuate 2.111 analisi, delle quali 1.339 hanno riguardato gli stupefacenti.