CAGLIARI. “Per la Sardegna, aree marine protette e parchi rappresentano una parte importante dell’immenso patrimonio ambientale che la Regione intende tutelare e salvaguardare e che può diventare, oltre che un bene insostituibile per la qualità della vita dei Sardi, un punto fermo del rilancio socio-economico dell’Isola”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, commentando lo stanziamento di un milione di euro, per il 2020, destinato all’attuazione di interventi strutturali di tutela e valorizzazione ambientale nelle aree di particolare interesse naturalistico.
Una parte di questa somma (310.382 euro) era stata già programmata ad aprile scorso per consentire la copertura finanziaria delle proposte derivanti dall’attuazione del "Prioritized action framework" (Paf) e dei Piani di gestione della "Rete Natura 2000". Mentre, la quota restante (689.618 euro) è stata destinata al completamento di due opere strutturali di tutela e di valorizzazione ambientale, già finanziate dalla Regione, e ad un intervento di eradicazione di specie aliene (animali o piante al di fuori del proprio habitat naturale, che costituiscono una minaccia alla biodiversità e alla salute umana, oltre a generare danni economici).
Per il completamento del programma di valorizzazione e fruizione delle isole Cavoli e Serpentara, proposto dall’Area marina protetta Capo Carbonara e dal Comune di Villasimius, sono stati stanziati 300mila euro, altrettanti per il completamento del centro didattico per studenti e fruitori dell’Area marina protetta ed ecoforesteria del mare, proposto dall’Amp Tavolara - Capo Coda Cavallo. Per gli interventi di eradicazione della Trachemys scrypta e di altre specie vegetali aliene, proposta dal Parco regionale di Molentargius - Saline, sono stati destinati 89mila euro.