In Sardegna

Miasmi a Capoterra e Sarroch, la protesta arriva in Regione

Capoterra

 

 

CAGLIARI. Puzza insopportabile nell'aria, tra Capoterra e Sarroch. E le lamentele dei residenti, che si sono moltiplicate nelle ultime settimane, arrivano in consiglio regionale attraverso un'interrogazione del sardista Nanni Lancioni, che chiede alla Regione di intervenire e porre rimedio. 

Nel documento rivolto al presidente Solinas e all'assessore all'Ambiente Gianni Lampis si legge che "da alcuni mesi i cittadini dei centri di Capoterra e Sarroch denunciano miasmi e tanfi insopportabili provenienti dalle aree industriali che si allargano attorno al territorio attorno alla Sulcitana. Le esalazioni in argomento rendono l’aria irrespirabile all’interno dei nuclei urbani". Lancioni sostiene che le proteste siano state sottovalutate dagli amministratori locali e dalle istituzioni preposte al controllo e alla sicurezza del territorio. E sostiene: è necessario "approfondire e verificare quali siano i motivi che generano i miasmi e le azioni concrete che l’amministrazione regionale – attraverso gli appositi enti di controllo - intende eseguire nell’immediato per risolvere definitivamente il problema". 

Di seguito il testo integrale dell'interrogazione. 

Il sottoscritto,

PREMESSO che

- da alcuni mesi i cittadini dei centri di Capoterra e Sarroch denunciano miasmi e tanfi insopportabili provenienti dalle aree industriali che si allargano attorno al territorio attorno alla Sulcitana. Le esalazioni in argomento rendono l’aria irrespirabile all’interno dei nuclei urbani;

- le lamentele e le rimostranze si sono moltiplicate con l’avvento della stagione calda, che ha di fatto incrementato i disagi per i fetori di gas e altre sostanze – persino idrocarburi - provenienti dalla zona industriale. Diverse le segnalazioni arrivate alle autorità preposte per denunciare la situazione;

- sinora le proteste sono state sottovalutate dagli amministratori locali e dalle istituzioni preposte al controllo e alla sicurezza del territorio;

ATTESO che

- è necessario prevenire e fronteggiare la comparsa di fastidiose esalazioni pericolose e nocive, tutelando la vivibilità urbana dal punto di vista igienico-ambientale. Occorre scongiurare o, perlomeno, contenere i disagi e gli impatti ambientali dovuti all’utilizzo di sostanze pregiudizievoli in grado di arrecare dei rischi alla salute dei cittadini. Si intende così prevenire la comparsa di fastidiose emissioni di miasmi, preservando la vivibilità urbana sotto il profilo ambientale;

- visto il problema persistente nel territorio, è necessario approfondire e verificare quali siano i motivi che generano i miasmi e le azioni concrete che l’amministrazione regionale – attraverso gli appositi enti di controllo - intende eseguire nell’immediato per risolvere definitivamente il problema;

EVIDENZIATO che

- la Regione ha tra i suoi compiti precipui anche quelli di controllo dell’inquinamento atmosferico, valutazione di impatto ambientale, attività informative ed educative rispetto allo stato dell’ambiente, responsabile della tutela della salute dei cittadini ma anche garante del tessuto economico e produttivo di una zona industriale all’insegna della sostenibilità ambientale, gestire la cura dei dati statistici riguardanti possibili rischi epidemiologici legati alle emissioni;

- in particolare si fa riferimento all’attività dell'Arpas, istituita con la legge n. 6 del 2006, agenzia regionale che opera per la promozione dello sviluppo sostenibile e per la tutela e miglioramento della qualità degli ecosistemi naturali e antropizzati. L’Arpas garantisce lo svolgimento dei propri compiti su tutto il territorio regionale attraverso strutture decentrate (i dipartimenti), coordinati da una struttura centrale;

- L’Arpas effettua controlli ispettivi sugli impianti che danno luogo a emissioni inquinanti per la verifica delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni regionali e per la verifica del funzionamento degli impianti di abbattimento e del rispetto dei limiti di emissione. Tali controlli possono essere periodici o avvenire a seguito di richieste specifiche degli Enti competenti e prevedono campionamento ed analisi delle emissioni ai camini;

RILEVATO che

- sarebbe opportuno provvedere all’accertamento dello stato dei luoghi, con l’opportunità di effettuare il necessario monitoraggio e attuare le funzioni di protezione civile e sanitarie inerenti la tutela della pubblica incolumità in merito ai suddetti miasmi percepiti dai cittadini;

- a tal proposito si citi il ruolo non solo dell’Agenzia regionale protezione ambiente della Sardegna, ma anche degli enti sanitari quali le Assl e la Provincia, con istituti in grado di svolgere controlli specifici sull’area, con approfondimenti in tutto il distretto interessato, per comprendere gli impianti da cui potrebbero sprigionarsi. E’ ormai non più prorogabile l’effettuazione di rilevazioni puntuali e costanti, verifiche e accertamenti – anche mediante appositi dispositivi – delle emissioni provenienti dall’area industriale attorno a Capoterra e Sarroch;

- appare quanto mai opportuno individuare accorgimenti che rendano agevole mitigare le emissioni provenienti dagli impianti, anche mediante controlli adeguati perché le esalazioni siano al di sotto delle previsioni formulate dalla valutazione di impatto ambientale;

CONDIVISE

- la consolidata situazione di disagio nei centri di Capoterra e Sarroch determinata da miasmi e tanfi provenienti dall’area industriale a ridosso della Sulcitana;

VISTO che

- la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della salute rappresentano una vera e propria missione per la Regione Sardegna.

CHIEDE

di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore Regionale della Difesa dell’Ambiente e l’Assessore Regionale dell’Igiene e sanità e dell’Assistenza sociale per sapere se:

  1. siano a conoscenza della situazione succitata;
  2. non ritengano necessario e urgente porvi rimedio al fine di assicurare la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della salute pubblica attraverso le necessarie verifiche e i controlli effettuati dagli enti preposti.