In Sardegna

Giganti di Mont'e Prama, per il restauro arrivano più di 2 milioni (nel 2022)

  ITA      SRD

 

 

CAGLIARI. Record di finanziamenti negli ultimi 4 anni in Sardegna per i cantieri dei beni culturali: 59 milioni di euro dal 2016 al 2019. Per i giganti di Mont’e Prama arrivano 2,5 milioni nel 2022. I numeri arrivano dal bilancio del Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo che ha presentato il lavoro svolto negli ultimi anni e i progetti futuri sul Patrimonio Culturale dell’Isola. Il segretariato regionale ha ricevuto oltre 38,5 milioni, altri uffici del Mibact Sardegna (direzione regionale musei, soprintendenza, diSassari e Nuoro e quella della città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna) più di 20 milioni. 

Il segretariato regionale ha in totale in ballo 91 cantieri di cui 26 in fase di progettazione (28,6 per cento), 18 quelli conclusi (19,8 per cento), 10 in chiusura (11 per cento), 22 che stanno per partire (24,2 per cento) e 15 quelli che contano i lavori in corso (16,5 per cento). Numeri che nel 2019 hanno coinvolto 250 circa operatori economici tra gare aperte, quelle negoziate, le trattative dirette e le richieste di preventivi. Si conta un impatto lavativo di oltre 18milioni di euro per circa 70 incarichi tra architetti, amministrativi, tecnici, archeologici, tra restauratori e storici dell’arte. Tra gli interventi già conclusi c’è la chiesa di San Pietro di Tuili e le opere d’arte di proprietà della chiesa tra Dorgali, Benetutti e Bortigali. Mentre quelle in fase di conclusione ci sono il museo archeologico e l’ex ospedale Annunziata di Sassari, l’ex museo regio e il Chiostro di San Domenico, l’ex tomba dei pesci e la pinacoteca nazionale di Cagliari. Oltre 6,6 i millioni per le gare aperte, negoziate, trattative dirette e richieste di preventivi. “La parte lunga è la progettazione”, ha detto Patrizia Tommasetti, responsabile della stazione appaltante.

I giganti di Mont’e Prama. Nel 2022 arriveranno circa 2,5 milioni di euro per  restauro dei reperti, ovvero di tutti quei pezzi che usciranno dagli scavi che sono già stati depositati sia nel Museo Archeologico di Cabras che alla Soprintendenza. “Si provvederà al restauro di queste importanti sculture”, ha spiegato Patricia Olivo, segretario regionale del Mibact Sardegna, “dopo la disponibilità dei finanziamenti ci saranno dei tempi tecnici e doverosi necessari per poter vedere altre sculture, il museo di Cabras che si sta ampliando e allargando, le conserverà al meglio".