CAGLIARI. La mancata convocazione da parte del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria e le costanti inadempienze dell’azienda Marconi Gruop che ha in appalto il servizio mense nelle dieci carceri sarde inasprisce la vertenza avviata dalla Filcams Cgil regionale: domani e dopodomani è stato infatti proclamato il terzo sciopero dei circa trenta lavoratori che svolgono la loro attività negli istituti di Alghero, Arbus, Isili, Lanusei, Lodè, Nuoro, Oristano, Sassari, Tempio e Uta.
Le ragioni della mobilitazione, iniziata lo scorso 19 marzo e proseguita il 2 aprile per poi arrivare alla proclamazione di queste ulteriori due giornate, sono legate ai continui ritardi nel pagamento degli stipendi. “Nonostante le azioni di protesta l’azienda continua a non garantire l’erogazione puntuale delle retribuzioni” – ha spiegato la segretaria regionale Filcams Nella Milazzo sottolineando anche “un serio problema di qualità ed efficienza nella gestione del servizio che recentemente ha portato la Direzione del carcere di Uta alla chiusura della mensa per assenza di derrate alimentari”.
A fronte di questa situazione di emergenza il sindacato giudica positivo ma insufficiente l’intervento del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, che proprio stamattina ha fatto sapere di aver diffidato formalmente l’azienda e avviato pratiche di contestazione per i numerosi disservizi riscontrati”. Per queste ragioni, se non dovessero essere pagati gli stipendi entro pochi giorni, la Filcams organizzerà un presidio davanti alla sede del Provveditorato in viale Buon Cammino a Cagliari. In ogni caso, visto il protrarsi della vertenza e l’atteggiamento complessivo dell’azienda affidataria dell’appalto, il sindacato auspica che arrivi al più presto la convocazione dell’incontro chiesto al Provveditorato.
Stipendi in ritardo e disservizi, sciopero nelle mense delle carceri sarde
- Redazione