In Sardegna

Sassari, per "gioco" spara ai gatti e li uccide: "Augurarti la morte? No, sei già morto"

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SASSARI. A Li Punti, Sassari, c'è qualcuno che no ha niente di meglio da fare che sparare contro i gatti che gli vengono a tiro. La denuncia è del veterinario Giovanni Secchi: ieri una donna si è presentata da lui per chiedergli di tentare di salvare la vita al suo micio. Quando ha iniziato a intervenire, la scoperta: il gatto era stato ferito da un proiettile. È morto poco dopo l'arrivo in ambulatorio. E il medico lancia l'allarme, rivolgendosi poi allo sparatore: "Qualcuno in questo periodo ha l hobby di sparare agli animali, fate attenzione e denunciate il fatto alle autorità". 

Ecco il suo atto d'accusa. 

"Oggi ho ricevuto una chiamata, una donna al telefono che piangeva ed urlava, ho cercato di farla calmare e mi ha spiegato tra le lacrime che il suo gatto era morto e voleva facessi autopsia. Arriva in ambulatorio con il gatto avvolto in una coperta e spiega che l aveva trovato così, sporco di sangue nel cortile. Mentre racconta che in zona alcuni gatti sono stati sparati e vuole autopsia per denuncia il gatto ha un leggero battito, ipotermico e mal concio ma non è morto. Dall rx è visibile un proiettile e nonostante le terapie il gatto agonizzante alle 21.30 ha smesso di lottare.
Volevo solo dire a chi ha sparato (ed a tutte le persone che come lui odiano gli animali e sono abituati a questi gesti efferati) che non solo ferisci, rendi invalido o ammazzi quell animale, ma distruggi anche la persona che l ha adottato, i figli e tutta la famiglia. 
Tu probabilmente non conosci neanche quell'animale, poteva essere il migliore del mondo e far compagnia a persone malate e non meritava di morire per uno stupido gioco. Non conosci neanche la storia della famiglia che l ha adottato, ne il perché abbia scelto proprio lui. Magari era un supporto psicologico, indispensabile per superare un trauma e tu col tuo gesto hai ucciso tutti.
Tu che odi tanto gli animali e pensi di essere migliore di loro ancora una volta dimostri come può essere marcio l'essere umano, quanto odio e quanta follia.
Tu che giochi a sparare, avvelenare o torturare gli animali, non sei un uomo, sei un frustrato e non posso neanche augurarti la morte perché sei morto in vita".