SERRAMANNA. Botti vietati, ma non dalle 23,59 del 31 dicembre alle 00,30 del primo gennaio. Insomma: per salutare il nuovo anno a Serramanna era consentito far esplodere qualunque cosa in un arco di tempo di 31 minuti. Un'ordinanza sui generis quella firmata dal sindaco Gabriele Littera.
Le premesse del documento sembravano dover portare a un divieto assoluto di far scoppiare petardi e alzare in cielo fuochi d'artificio. Si leggeva che "l’uso improprio di tali prodotti, implicando un oggettivo pericolo, senza l’adozione delle necessarie precauzioni atte ad evitare pericoli e danni diretti ed indiretti, minaccia l’integrità fisica della persone e degli animali". E che "esiste un oggettivo pericolo anche per quei prodotti, di natura esplodente, per i quali è ammessa la vendita al pubblico". Inoltre il primo cittadino sottolineava che "nell’attuale situazione di emergenza sanitaria, l’incremento delle ospedalizzazioni, conseguenti ad incidenti provocati dai botti, rappresenterebbe un particolare vulnus per gli operatori della sanità, già tanto provati da mesi di pandemia".
Insomma, c'era da pensare che l'ordinanza avrebbe imposto uno stop ai botti. Invece dispone "il divieto assoluto di usare e far esplodere fuochi d’artificio, petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici, ancorchè di libera vendita, su tutto il territorio cittadino dalle ore 12:00 alle ore 23:59 del 31 dicembre 2021 e dalle 00:30 alle ore 24.00 del 1 gennaio 2022". Mezz'ora di libertà di botto è stata concessa.