GENURI. Scarpette rosse nei centri storici. E ancora il rosso che ha colorato le panchine e dei capi indossati dai cittadini. Infine donne in marcia, tavole rotonde, letture, musiche, i lavori degli alunni e anche una centenaria per la violenza di genere. Ecco il racconto in immagini dei giorni di condivisione fra amministrazioni, associazioni e residenti per dire no alla violenza sulle donne.
PAULI ARBAREI Sulla scalinata della chiesa di Sant’Agostino dai bambini agli anziani: tutti si sono ritrovati con un capo rosso e davanti a loro le scarpette rosse.
BARUMINI I lavori degli alunni, ma anche le installazioni dei cittadini hanno adornato la chiesa di Santa Tecla.
TUILI Donne di tutte le età, ma anche alcuni uomini davanti e dentro il municipio, con cartelli e palloncini. Ma ha detto “la sua” anche l’ultracentenaria Laurina Melis, con una rosa rossa in mano: “Basta violenza sulle donne”. Zia Laudina compirà 104 anni proprio giovedì.
TURRI Una delegazione di amministratori ha sistemato nastri rossi sui pali della strada provinciale e anche nella pietra artistica, all’ingresso del centro abitato.
USSARAMANNA Un cerchio di donne nella biblioteca comunale per leggere e confrontarsi su storie di donne.
LUNAMATRONA Una tavola rotonda organizzata nell’aula consiliare dal centro antiviolenza interdistrettuale “Feminas” dei Plus di Sanluri e Guspini per trovare le “parole giuste” per parlare, appunto, di donne, di violenze, soprusi, ma anche di prevenzione e riscatto.
SETZU Simboli rossi e installazioni nel piccolo paese sistemati dall’amministrazione comunale.
VILLANOVAFRANCA Una panchina dipinta di rosso nella piazza Martiri da amministratori e cittadini.
GENURI Centodieci donne hanno partecipato alla “StraWoman”, in contemporanea con altri centri in tutta Italia. Una camminata non competitiva per dire no alla violenza di genere. C’erano anche tutte e sette le consigliere comunali.