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Metro, Quartucciu alla guerra con la Regione: "Con questo tracciato meglio i bus elettrici"

Metro-arst

 

QUARTUCCIU. È scontro aperto fra Comune di Quartucciu e Regione sul tracciato della metro leggera. Il consiglio comunale del municipio guidato da Pietro Pisu ha detto no al percorso proposto dagli uffici dell'assessorato ai Trasporti, da dove l'esponente della giunta Solinas Giorgio Todde ha lanciato una pesante accusa: "Così si perdono 110 milioni di euro"

 

Pisu non ci sta e mette la lente su tutta la vicenda: "È e falso che il tracciato proposto è uguale a quello deliberato dal Consiglio Comunale nel maggio 2018: la  proposta dalla Regione del febbraio scorso è peggiorativa per il territorio comunale e per l’utenza quartuccese. Nel 2018 il Consiglio Comunale si è espresso per portare il servizio sino al Cimitero e li si sarebbe dovuto fermare; con la nuova proposta invece Arst e la Regione hanno proseguito sulla via Don Minzoni passando per le ex fornaci Picci, attraversando una prima lottizzazione, intersecando il ponte della via Quartu e immettendosi in una seconda lottizzazione raggiungendo infine la via Giotto a Quartu, compromettendo il territorio comunale con un impatto ambientale devastante", è l'accusa.

La Regione, in seguito alla rinuncia della tratta da parte di Selargius e la richiesta da parte della nuova amministrazione del Comune di Quartu di portare la metro a ridosso del proprio confine comunale senza entrare nel centro abitato, sostiene Pisua, "ha deliberatamente disegnato un percorso che per legge non poteva essere sottoscritto dalle parti ma doveva passare nuovamente in consiglio comunale così come ho fatto, dando ai consiglieri l’opportunità di scegliere il da farsi sulla tratta. Dopo ampio dibattito il consiglio ha votato la proposta del consigliere di opposizione Damiano Paolucci, esponente di Fratelli D’Italia,  che ha sancito che la metro deve passare fuori dai confini di Quartucciu, attraversando il territorio comunale solo su “is Pontis Paris” e costeggiando il centro commerciale Millennium– Le Vele".

Poi l'accusa èolitica: "L’assessore ai trasporti Todde faccia chiarezza politica all’interno della sua maggioranza, visto che il tracciato appena deliberato nasce dalla proposta di un consigliere della Città Metropolitana vicina alla sua compagine politica. L’altro aspetto è che il tracciato proposto non passa su terreni di proprietà del Comune, su cui l’amministrazione ha pieno potere di disporre l’uso, ma si dirama su proprietà private, zone C e lottizzazioni già approvate e convenzionate; per questo ho chiesto e si è deliberato in tal senso, che la Regione convochi e si faccia rilasciare dai proprietari un nulla osta al fine di sollevare l’amministrazione da contenziosi futuri nel momento in cui ci sarà da fare gli espropri per realizzare l’opera. Bisogna fare chiarezza una volta per tutte sulle caratteristiche della “metropolitana leggera di superficie”. Non si tratta di una metropolitana classica così come siamo abituati a vederle nelle principali capitali ma bensì di un mezzo di trasporto che viaggia “su sede propria” cioè utilizza un binario che è indipendente dalla viabilità di superficie e non può intersecarsi col resto del traffico veicolare e pedonale e che si muove all’interno di una propria sede stradale larga circa 8 metri delimitata da barriere, per lo più in calcestruzzo, per evitare interconnessioni con veicoli e incroci. Per questo si sviluppa principalmente in altezza creando un impatto ambientale notevole e poco gradito alle zone già urbanizzate che si vedono attraversare le proprietà da infrastrutture così imponenti".

ùProprio perché si muove in sede propria, crea problemi nel servire le zone densamente abitate e per questo si muove a bassa velocità per motivi di sicurezza, "infatti si è stimato che per andare da Quartucciu a Cagliarisi viaggia a una velocità inferiore ai 40 km/ora e raggiunge piazza Matteotti in 40 minuti. Il costo dell’opera stimato è di oltre 4 milioni di euro a kilometro nei tratti pianeggianti e 5 milioni a kilometro in sopraelevata. Penso che senza dover spendere cifre del genere si possano acquistare un numero enorme di pullman elettrici a basso impatto ambientale tali da soddisfare l’utenza anche nei quartieri più periferici".