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"L'arbitro Mazzoleni cittadino onorario di Dualchi": la provocazione del sindaco

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DUALCHI. Paolo Mazzoleni cittadino onorario del Comune di Dualchi. Al sindaco di Benevento Clemente Mastella, furioso per il rigore non concesso domenica durante la partita contro il Cagliari, risponde il cittadino del paese del Marghine Ignazio Piras: "Finalmente un arbitro imparziale, ha dimostrato grande coraggio, non ha ceduto ai condizionamenti ambientali ed ha avuto il coraggio di certificare la realtà all’arbitro Doveri, in un momento in cui sarebbe stato molto più comodo, come dimostrano le reazioni scomposte e pericolose che ne sono conseguite, chiudere gli occhi e certificare “le verità” di comodo che piacciono”.

 

 

 

Ignazio Piras, sardista e tifoso del Cagliari Calcio, per il centenario della squadra del cuore ha colorato panchine e pali della luce del suo Comune di rossoblù.
Nella proposta di dare la cittadinanza onoraria all’arbitro Mazzoleni, più che il tifoso della singola squadra emerge l’appassionato del gioco del calcio: “È in momenti come questi, quando qualcuno si oppone al pensiero comune e decide di vedere la vera realtà, che dobbiamo schierarci e non fare finta di nulla, altrimenti avremmo sempre meno Mazzoleni e sempre più servi sciocchi che si adattano al pensiero di comodo, a discapito di squadre come il Cagliari che le salvezze se le sudano in campo ed accettano, nel caso il campo lo decretasse, anche la retrocessione. Se tacciamo è chiaro che questo spettacolo indecoroso e intimidatorio che ne è derivato alla giusta decisione di Mazzoleni, che seguiva quella altrettanto giusta di Napoli, dove si è avuto il coraggio addirittura di scomodare il Parlamento italiano nel corso della peggiore crisi sociale ed economica del dopoguerra, avrà gli effetti sperati condizionando le ultime tre partite di campionato grazie ad arbitri lasciati in balia di certa politica”. 

“Alla fine del campionato – chiude Ignazio Piras - saremo lieti di ospitare nel nostro Comune Mazzoleni come simbolo di un calcio pulito che fischia in base a ciò che vede e non in base ai padrini che ci sono dietro le squadre di calcio”.