ALGHERO. Lavorare sul piano diacronico e sulla memoria esperienziale per reificare il tempo, anticipando e protraendo nel futuro il vissuto: è l’obiettivo della gamification, analogica e digitale, applicata al turismo.In Sardegna, il progetto dell’utilizzo dei videogiochi per la promozione turistica parte da Alghero, unica città italiana coinvolta nel progetto “MedGaims” finanziato dall’Unione europea nell’ambito dei progetti ENI CBC MED, di cui la Regione Sardegna è Autorità di Gestione.
Il progetto coinvolge Italia, Libano, Giordania e Spagna, ed è finanziato con un totale di 2 milioni 300 mila euro (2 milioni 100 mila euro finanziati dall’Unione Europea e il restante 10% co-finanziato dai governi nazionali). Di questa somma, 400mila euro sono andati alla Fondazione Alghero che coordina il programma per la Sardegna.
MedGaims è l’acronimo di “Mediterranean GAmifIcation for Memorable tourist experienceS”. La parola “Gaims” è il frutto di un primo livello di cooperazione tra i quattro Stati: si pronuncia come la parola inglese “games” ma la trascrizione “scorretta” ha reso l’acronimo adatto a tutti i paesi in quanto in Giordania l’utilizzo della parola “gioco” nei documenti ufficiali è ritenuto offensivo.
Quattro i paesi, sette le organizzazioni, trentasei i mesi di durata complessiva del progetto (dal 1° settembre 2019 al 31 agosto 2022) e un obiettivo comune: rivoluzionare la tradizionale visita ai siti culturali, utilizzando tecniche e tecnologie della gamification, trend internazionale in ascesa nell’ambito delle politiche innovative per la promozione turistica e culturale (già sperimentato con successo in alcuni sistemi museali), che utilizza le tecnologie messe a punto dalle giovani start-up per innovare e rendere unica l’esperienza del viaggio mediante l’applicazione del game design a nuove forme di fruizione dei luoghi turistici.
La Fondazione Alghero ha selezionato le aziende aggiudicatrici di 60 mila euro per la realizzazione dei giochi che dovranno essere pronti e fruibili dal pubblico per l’estate 2021.
Il bando, promosso in contemporanea tra i partner europei, ha visto partecipare game designer di tutta l’area euro-mediterranea, e ha dato luogo a livello locale, ad Alghero, ad una sfida in due “hackathon” svolti nei mesi di ottobre e novembre in forma virtuale a causa della pandemia.
Il bando ha premiato le idee di gioco di cinque squadre italiane, di cui due sarde. Ai cinque vincitori sono assegnati i 60mila euro di finanziamento per la realizzare di cinque giochi, due digitali per un massimo di quindici mila euro ciascuno, e tre analogici da dieci mila euro. Le due aziende sarde (di Cagliari e Alghero) sono le società ideatrici dei giochi digitali.
Tra i principali output individuati, oltre alla creazione di nuove realtà occupazionali, anche il coinvolgimento delle realtà economiche già esistenti sul territorio: attraverso un lavoro di mappatura dei luoghi oggetto di gamification, si favorirà l’incontro tra domanda e offerta. Tra le attività coinvolte, verranno premiate quelle che rispondono maggiormente a criteri di sostenibilità.
Il lavoro della gamification agisce sulla memoria esperienziale attraverso tre dimensioni: portare il turista fuori, dentro e dopo il viaggio, ovvero, al di là dei percorsi turistici convenzionali, per coinvolgere ogni fascia di pubblico e in ogni periodo dell’anno; consentire un’immersione nella storia e nella cultura del luogo grazie alla duplice esperienza reale e virtuale – quest’ultima agendo da preludio all’esperienza reale e al contempo, permettendo al turista di riviverla grazie al gioco.
L’obiettivo a lungo termine è l’estensione ad altre realtà del territorio regionale
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