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Niente pubblico, solo la benedizione de Su Componidori: il piano per la Sartiglia

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ORISTANO. La Sartiglia quest'anno non si farà. Non con il pubblico, almeno: questo è certo. Ma a Oristano si studia un piano per "consentire a su Componidori, in forma statica, di impartire la benedizione". È la novità annunciata oggi dalla Fondazione Oristano dopo l'incontro tra il Prefetto Gennaro Capo, il Questore di Oristano Giusy Stellino e il sindaco e presidente della Fondazione Oristano Andrea Lutzu, insieme al Presidente dell’Istituzione Sa Sartiglia Luigi Cozzoli e i presidenti dei Gremi di San Giuseppe e San Giovanni Antonello Addari e Nando Faedda e l’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna. Presente anche il Coordinatore tecnico della Fondazione Oristano Filippo Uras.

Al centro dell’incontro l’ipotesi di consentire lo svolgimento dei momenti più strettamente aderenti alla ritualità della Sartiglia per dare un segno di continuità di una tradizione che dura da secoli e che appartiene alla storia della città e della Sardegna. "Preso atto del perdurare dell’emergenza sanitaria da coronavirus, che impedisce lo svolgimento della Sartiglia, in un clima di grande collaborazione tra tutti i soggetti presenti - spiega la Fondazione - si è deciso che nei prossimi giorni i Gremi valuteranno se, d’intesa con la Fondazione Oristano, proporre un progetto per consentire a su Componidori, in forma statica, in condizioni di assoluta sicurezza e in assenza di pubblico, di impartire la benedizione. Proprio in considerazione dell’assenza di pubblico, imposto dalle norme anti Covid, la Fondazione Oristano garantirà le riprese televisive e la trasmissione delle immagini deimomenti dei quali eventualmente sarà autorizzato lo svolgimento".