Comuni

Stevelli: "Io più quartese di altri al ballottaggio con la stessa squadra, Milia no"

 

 

QUARTU. “Uno zero a zero significa che devi giocare con la stessa squadra, io lo farò.  Credo che il mio avversario abbia necessità di fare accordi con altri e quindi snaturare il finto progetto civico che aveva messo in piedi coinvolgendo anche molte persone del centrodestra”. Così Christian Stevelli, candidato sindaco del centrodestra a Quartu, in campo per la prossima sfida finale del ballottaggio con il suo avversario politico Graziano Milia, che conta su una coalizione civica.

Era stato Milia a parlare di uno zero a zero all’indomani del risultato delle elezioni del 25 e 26 ottobre scorsi che hanno portato al candidato del centrodestra il 44,20 per cento delle preferenze, e all’ex sindaco il 36,25. Un risultato che significa ballottaggio.  La speranza di vincere al primo turno da parte di Stevelli c’era, ma “la verità è che partivo da un gap creato da un fatto che era stato raccontato, ovvero che io non sarei quartese nonostante  viva da vent’anni in questa città.  Graziano viveva in questa città da soli sette anni quando è diventato sindaco.  Tutti hanno raccontato che non ero di qui, invece io mi sento assolutamente quartese. Anzi:  chi decide di vivere in una città per 20 anni vale più di chi in questa città è costretto a viverci”.

Si riparte dai cittadini. “In questi 15 giorni si andrà di nuovo a spiegare, a chi non l’ha capito, il nostro progetto politico vero, di rilancio della città.  Non parleremo di  qualcosa di trito e ritrito”.  Stevelli gode dell'appoggio  dalla Giunta regionale a trazione Psd'Az, il suo partito. Per questo "sui progetti strategici si avrà l’opportunità di partire in maniera rapida e veloce, ciò che la città merita e si aspetta”.

Per fare i conti con l’astensionismo che secondo il candidato sardista ha vinto queste elezioni, si continuerà a girare tra le colazioni e i pranzi. Ma c’è un barlume di speranza per le cene. “Il presidente è molto sensibile su questo tema e quindi ha in mente di fare qualcosa di diverso dal governo nazionale che sta devastando l’economia. Va bene l’attenzione alla salute, alla sanità, ma è fondamentale anche l’economia”.