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A Quartu 23 nuovi occupati nei cantieri LavoRas tra cultura e archeologia

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QUARTU. Il Comune di Quartu ha avviato due cantieri  LavoRas predisposti dall'assessorato alla Cultura per la "valorizzazione del patrimonio cittadino". I nomi dei progetti  sono  "Progetto di realizzazione di campagne di scavo archeologico attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie’ e  ‘Valorizzazione degli attrattori dei beni culturali del patrimonio artistico, storico, architettonico e archeologico attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie”.

Entrambi i progetti sono stati aperti ieri con una prima riunione sia conoscitiva che programmatica, alla quale hanno partecipato tutti i nuovi occupati, in tutto 23. Sono un  archeologo, un programmatore informatico, uno storico dell’arte, due esperti in beni culturali, un tecnico esperto dell'utilizzo del drone e dei sistemi informatici, un documentalista, due grafici esperti in sistemi infornatici e due esperti in archivistica per quanto riguarda il cantiere numero 3; 2 archeologi, 2 tecnici, 6 operai generici e 2 operai qualificati sono stati invece assunti per il cantiere numero 2.

“Lo scopo di questi cantieri è la valorizzazione dei beni culturali di Quartu - ha spiegato l’assessore alla Cultura Lucia  Baire -. Auspico che questi progetti possano essere una bellissima esperienza per ciascuno di noi e che quindi ci qualifichino ulteriormente, ognuno per la sua parte. A tal fine sarà importante che ognuno dei nuovi occupati senta questo lavoro come proprio. Non si tratta infatti di assistenzialismo, i lavoratori in futuro dovranno essere orgogliosi di poter dire: io con le mia professionalità ho contribuito alla realizzazione di questo progetto. Non mancheranno le difficoltà, ma tramite un lavoro di squadra cercheremo di fare un passo avanti nelle politiche culturali”.

Gli occupati lavoreranno dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30. Il primo step consisterà in un lavoro di riordino, anche dal punto di vista del decoro urbano, dei siti del Nuraghe Diana e delle Batterie Faldi, cui poi faranno seguito gli altri siti. Si punta a una completa catalogazione e informatizzazione dei siti culturali della città, in particolare i beni immobili, ma possibilmente anche quelli immobili. Perché il desiderio ultimo, sebbene difficile da realizzare, è rendere fruibili tutte o quasi le ricchezze storico-artistiche e archeologiche della città.