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Fonni, la casa "Cundenna" passa al Comune: "Per noi una scommessa"

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FONNI. "Stamattina, finiti tutti gli adempimenti burocratici, il voto del consiglio comunale e la firma dal notaio dei mesi scorsi, la “Casa Cundenna” è passata al comune di Fonni. O meglio, è diventata patrimonio per tutta la nostra comunità che se ne dovrà prendere cura". Con queste parole il sindaco di Fonni, Daniela Falconi, ha annunciato la fine dell'iter burocratico che ha permesso il passaggio di proprietà dell'antico stabile dalle sorelle Picozzi, precedenti proprietarie, al Comune. 

"Questo è potuto accadere solo grazie al gesto encomiabile e commovente delle sorelle Maria Grazia e Luisa", ha spiegato la prima cittadina, "diventate nostre cittadine onorarie, che hanno accompagnato al regalo la richiesta straordinaria che questa casa diventi luogo di cultura. Dimostrare il proprio amore per le proprie origini e il proprio paese in questo modo, credo non abbia bisogno di ulteriori commenti". 

"A me piace pensare che il suo nome", ha continuato Falconi, "acquisito grazie al fatto che era la casa di proprietà del giudice Cualbu, resti per sempre così. Quel “Cundenna” che può sembrare duro e definitivo invece rappresenta uno dei nostri tratti identitari più forti: quello di dare un soprannome “unico” alle persone che poi si porteranno dietro per generazioni. Ce l’abbiamo tutti in paese, e per identificarci “tra areos” non c’è modo più efficace.
Cosa sarà di questo immobile di pregio, uno dei più antichi e belli del nostro paese, nella via principale e in pieno centro storico, sarà una scommessa e una sfida per i prossimi mesi e i prossimi anni. Perché questa casa non è del Comune, è di ognuno di noi, ognuno di noi ne deve avere cura come un gran bel tesoro da custodire e valorizzare".