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A Bitti il museo multimediale del canto a tenore: spettatore immerso nella tradizione

 

 

CAGLIARI. La piazza, su tzilleri, la chiesa, lo spuntino all'ovile, con l'accompagnamento sonoro del canto a tenore e del ballo sardo. Sono questi alcuni degli scenari virtuali che il visitatore potrà ammirare attraverso la tecnologia dell'oculus, al museo multimediale del canto a tenore di Bitti. 

Si tratta di un museo interattivo, esperienziale, con l'obiettivo di far scoprire Bitti, i suoi luoghi deputati tradizionalmente al canto a  tenore con le sue peculiarità e le regole del ballo sardo.  "Il canto a tenore diventa il traino per una proposta turistica e culturale più ampia", sottolinea Giuseppe Ciccolini, sindaco di Bitti, "che guarda al futuro in una chiave meno folkloristica e più contemporanea". 

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Il progetto, che durante la realizzazione ha visto il coinvolgimento dei bittesi e di gruppi a tenore provenienti da tutta la Sardegna, comprende quattro ambienti interattivi e un'applicazione mobile: sala Tenores Interattivi, sala cantos e ballos, aula didattica interattiva, applicazione oculus e l'applicazione mobile Genius Loci. "La prima cosa che potrà fare il visitatore", spiega Francesco Casu, direttore artistico del progetto, "sarà vivere per installazioni, come nei musei di arte contemporanea". "Nell'installazione del ballo, ad esempio", continua Casu, "il visitatore potrà ballare e capire così il meccanismo didattico, dopo aver vissuto l'esperienza".