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Tocco: "Più comuni nella Città metropolitana di Cagliari, riordino necessario"

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CAGLIARI. Un riordino degli enti locali che riparta dalla Città metropolitana di Cagliari, con una ripartizione equilibrata dei servizi – soprattutto quelli sanitari – nell’area vasta. È l’idea del presidente del consiglio comunale Edoardo Tocco sulla nuova geografia delle autonomie. "È indubbio che sia necessario un riassetto della legge sull’ordinamento degli enti territoriali – rimarca il capo dell’assemblea municipale di via Roma – sulla base delle diverse innovazioni intervenute in materia. Di sicuro, occorrerà correggere le storture che si sono palesate in questi anni, con il mancato adeguamento del ruolo delle nuove Province, incapaci di far fronte alle funzioni loro assegnate".

Non è una coincidenza che una fetta di Comuni intenda entrare nella Città Metropolitana del capoluogo: "Occorre venire incontro alle esigenze delle comunità – sottolinea Tocco – che hanno manifestato la volontà di un inserimento nell’ente. Si citino, ad esempio, i casi di Burcei e Villasimius. In attesa di un accorpamento anche alcuni centri del Basso Campidano come San Sperate. In questo senso abbiamo la necessità che l’istituzione possa incardinare le sue linee programmatiche sullo sviluppo del turismo e delle attività produttive locali, allargando la sua visione strategica per lo sviluppo economico del territorio".

C’è poi un altro capitolo da affrontare: "Penso che la città metropolitana, con l’allargamento delle sue frontiere, debba presto sviscerare il problema legato al decentramento dei servizi – conclude Tocco – con una particolare attenzione alla sanità. E’ nostro dovere fare in modo che le strutture dedicate alla salute dei cittadini siano distribuite in modo omogeneo sul territorio. Anche la realizzazione delle nuove strutture ospedaliere dovrà tenere conto dell’importanza strategica di questo segmento di territorio, che ingloba la grande fetta della popolazione del sud Sardegna".