QUARTU. Il Comune di Quartu lancia Incanti, il programma di valorizzazione del sito archeologico del nuraghe Diana, a Baia Azzurra, in località Is Mortorius. La rassegna prevede una serie di iniziative culturali di vario tipo aperte al pubblico, che proseguiranno oltre l’estate. Il progetto, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, è realizzato dal Comune di Quartu, con la collaborazione del ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’Agenzia Conservatoria delle Coste e dalla Pro loco. Responsabile scientifico è Patrizia Zuncheddu.
Il programma prevede un’intensa attività culturale e musicale a cadenza settimanale fino al mese di dicembre 2019. Quaranta serate, sia il sabato che la domenica, tra visite guidate volte alla conoscenza del nuraghe, laboratori sull’archeologia, eventi di musica classica e jazz, rappresentazioni teatrali e tanto altro.
Il progetto del Polo museale, formato dal complesso archeologico-militare che oltre al Nuraghe Diana include anche le Batterie Caldo Faldi, dall’ex convento dei Cappuccini e da Sa Dom’e Farra, è un obiettivo che il Comune aspira a raggiungere.
“Siamo davvero felici di avviare questo programma che vuole finalmente dare la giusta visibilità a questo sito archeologico, un unicum nella città metropolitana, sia per le caratteristiche archeologiche che per la posizione panoramica - spiega l’assessore alla Cultura e ai Beni culturali Lucia Baire -. Vogliamo far crescere il turismo culturale in città e allo stresso tempo permettere ai quartesi di godere della bellezza del nostro territorio. Rendiamo quindi fruibile questo sito, grazie anche alla sinergia tra tutte le istituzioni oggi presenti. È un’unione di intenti che ci impegna a lavorare insieme per arrivare all’obiettivo”.
“La presenza di tanti ‘attori culturali’ oggi alla presentazione del programma dimostra grande attenzione e grande interesse per la riscoperta e la valorizzazione della nostra memoria storica - aggiunge il sindaco Stefano Delunas -. Sul nostro territorio sono presenti decine e decine di nuraghi, a testimonianza di quanto era frequentato e anche economicamente rilevante il nostro territorio nei millenni, già dalla preistoria. Il sito del Nuraghe Diana si trova ad appena 20 chilometri da Cagliari, e quindi anche dal porto e dall’aeroporto, con un notevole flusso turistico da intercettare. È quindi comprensibile il ruolo strategico che può e deve assumere il sito per l’intera Città Metropolitana. Vogliamo creare una rete culturale capace di valorizzare i siti cittadini e accrescere la nostra offerta”.
Quartu punta su "Incanti" per la rinascita culturale del nuraghe Diana
- Redazione