STINTINO. Religione, identità e cooperazione tra Europa, Africa e vicino Oriente: saranno questi i temi della quarta edizione di Dialogando in programma a Stintino sabato 24 e domenica 25 novembre al Mut. L'evento, che dal 2015 a oggi ha messo il paese di pescatori al centro del bacino Mediterraneo, rappresenta una vera e propria occasione di apertura e dialogo tra popoli. In questi anni i protagonisti sono stati i rappresentanti delle comunità cristiane e musulmane in Italia, in Europa e nel Medio Oriente. Tra loro confronto e condivisione apertura, cooperazione e desiderio di pace.
«La voglia di dialogo non è mai mancata – afferma il primo cittadino di Stintino Antonio Diana – come dimostrano le testimonianze portate dagli stessi Imam e rappresentanti della religione cristiana che hanno partecipato ai due convegni del 2015 prima e a quello del 2016 poi.
«Con l'edizione di quest'anno vogliamo proseguire sul cammino della costruzione di un ponte con le religioni e favorire nuove occasioni di dialogo e di incontro», conclude.
L'edizione di Dialogando 2018 quindi si aprirà sabato mattina alle 9,30 nella sala riunioni del museo della Tonnara. Sono due le sessioni mattutine e una quella pomeridiana.
La prima sessione, dal titolo Il Sudan come modello di Cooperazione allo sviluppo e moderata dal rettore dell'Ateneo turritano Massimo Carpinelli e dal rappresentante dell'Accademia nazionale dei Lincei Piero Cappuccinelli, sarà preceduta dalla lettura magistrale dell'assessore regionale agli Affari Generali personale e riforma Filippo Spanu che illustrerà il ruolo della Sardegna nella cooperazione internazionale. Alla prima sessione parteciperanno l'ambasciatore italiano nella Repubblica del Sudan,Fabrizio Lobasso, e l'ambasciatore sudanese in Italia Abdelwahab Hijazi.
Sono stati invitati a partecipare anche il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau.
La seconda sessione, dal titoloIl Libano come modello di dialogo interreligioso e civile, sarà moderata dall'arcivescovo di Sassari monsignor Gianfranco Saba. Tra i partecipanti di questa sessione il principe libanese Magid Talal Arslan, ricercatore in Scienze Politiche e Relazioni internazionali, quindi monsignor Youhanna Jihad Battah, vicario patriarcale della Chiesa Siro-Antiochena cattolica e vescovo di Beirut.
La terza sessione, quella pomeridiana, con inizio alle ore 15, dal titolo Identità religiose e culturali tra conflitto e cooperazione in Europa sarà moderata da Graziano Milia della Fondazione di Sardegna. All'incontro parteciperanno studiosi e docenti delle Università di Sassari, di Bologna, della Calabria e di Skopje.
La sessione sarà chiusa della presentazione del corso di laurea in "Sicurezza e Cooperazione interazionale" dell'Università degli studi di Sassari.
Il convegno quindi si concluderà con l'inaugurazione dell'edizione 2018 del presepe internazionale a grandezza naturale, realizzato a Stintino dall'associazione Il tempo della memoria in collaborazione con l'amministrazione comunale.
Domenica 25, invece, gli ospiti si sposteranno sull'isola dell'Asinara per una visita ai luoghi della memoria della Grande Guerra.
L'organizzazione dei convegni Dialogando vede protagonisti, oltre all'amministrazione comunale stintinese, l'Arcidiocesi di Sassari, l'associazione il Tempo della Memoria, l'Università di Sassari, il Centro studi il Mediterraneo, Al Mutawassit e il Centro studi Golfo dell'Asinara.
A Stintino "Dialogando" tra Europa, Africa e vicino Oriente: due giorni di lavori
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