Culture

Quattro giorni di grande teatro a Baradili, torna il Festival Cantiere

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BARADILI. I più grandi autori del teatro di ricerca italiano in scena nel più piccolo paese della Sardegna. A Baradili, dal 28 al 31 agosto - con anteprima a Cagliari giovedì 22 - torna il Festival Cantiere di Lavoro Teatrale, uno dei progetti più longevi nel panorama culturale della Sardegna, che taglia quest’anno il traguardo della ventiquattresima edizione. 

Nata nel 1995 nelle miniere di Montevecchio, la rassegna è organizzata come sempre da Progetti Carpe Diem, per la direzione organizzativa e artistica di Aurora Aru e Franco Marzocchi. E di quelle prime, pionieristiche edizioni, il Festival Cantiere ha mantenuto il suo spirito originario, quello di un progetto che agisce e interagisce con i luoghi e le persone che lo ospitano, che mette al centro la parola, l’arte del racconto, per un teatro che sia teatro dello spettatore, luogo delle relazioni e della comunità. 

Saranno protagonisti in Sardegna le eccellenze del grande teatro italiano: autori, registi, interpreti con esperienza internazionale e riconoscimenti ricevuti in tutta Europa, da Oscar De Summa ad Aida Talliente, da Gigi Gherzi a Lucilla Giagnoni, da Fabrizio Saccomanno a Giuseppe Semeraro e Alessandro Baldinotti. E ancora la musica di qualità prodotta e suonata in Sardegna con Francesco Morittu, Luca Mannutza e i Roundella; il talento e l’esperienza del trasformista Gianni Dettori.

Il Festival Cantiere comincia giovedì 22 agosto a Cagliari con un’anteprima di lusso, uno degli spettacoli italiani più importanti degli ultimi anni, “La sorella di Gesù Cristo”, di e con Oscar De Summa, talento pugliese già vincitore dei premi Rete Critica e Cassino Off, e finalista al Premio Ubu. Un monologo intenso e doloroso, il suo, su miserie e splendori della vita di provincia, di un Sud arcaico e globalizzato. La storia drammatica di una ragazza che prende in mano la pistola e attraversa tutto il paese per vendicarsi di chi, la sera prima, l’ha costretta a subire violenza. Appuntamento alle 21 al Ghetto degli ebrei.

La ventiquattresima edizione del festival si sposta poi in Marmilla, dove ha messo radici negli ultimi anni, per una quattro giorni di spettacoli e laboratori nel più piccolo comune della Sardegna, Baradili. 

Si comincia mercoledì 28 agosto, quando alle 21 sarà protagonista Aida Talliente, attrice friulana dalle molte esperienze nazionali e internazionali che ha messo in bacheca numerosi riconoscimenti, tra cui due edizioni del Premio Fringe Festival, il Premio speciale Museo Cervi, il Premio Donne e Teatro. Nota al grande pubblico per i suoi ruoli in alcuni film Rai per la tv, Talliente porta in scena a Baradili il suo ultimo spettacolo “Il Vangelo delle beatitudini”, una versione laica e personale degli omonimi testi sacri. Una pièce che racconta quattro storie per parlare di amore, giustizia, compassione. Un monologo agile che sperimenta con proiezioni di foto e video, giochi di luce e giocattoli sonori. 

Giovedì 29 agosto si prosegue con un’altra grande donna del palcoscenico italiano, Lucilla Giagnoni, attrice e autrice dal lunghissimo curriculum, allieva a Firenze di Vittorio Gassman, vincitrice di premi nazionali e internazionali, sarà in scena alle 21 con “Magnificat”: un viaggio avvincente attraverso la storia e gli archetipi del pensiero umano, dalla Bibbia a San Francesco, dai miti classici a Dante, alla riscoperta del principio femminile come armonia e forza rigeneratrice del mondo.

Alle 22,30 chiude la serata un talento made in Sardegna: il trasformista Gianni Dettori con il suo Cabaret, un recital ironico e autoironico ma sempre poetico. 

Gli appuntamenti di venerdì 30 agosto cominciano ancora alle 21, quando i riflettori si accendono su “Il figlio che sarò”, lo spettacolo di Gigi Gherzi e Giuseppe Semeraro nato proprio al Festival Cantiere durante una residenza in Marmilla lo scorso anno. I due attori della compagnia pugliese Principio Attivo portano in scena la complessità dei rapporti familiari, ispirandosi alla “Lettera al padre”, celebre documento in cui Franz Kafka analizzava con durezza il legame con un genitore autoritario e prevaricatore.

A seguire gli esiti dei due laboratori musicali del festival: la masterclass di jazz con gli allievi del seminario di Luca Mannutza, pianista cagliaritano dall’esperienza internazionale; e il concerto degli allievi del laboratorio di musiche di scena, a cura di Francesco Morittu, chitarrista classico che da anni si occupa di ricerca e musiche per il teatro. 

Sipario sulla ventiquattresima edizione del festival, sabato 31 agosto, con un’altra grande serata di teatro e musica. Alle 20,30 va in scena uno degli spettacoli che ha meglio saputo raccontare l’orrenda storia del dominio nazista: “Shoa – Frammenti di una ballata”, una pièce che ha girato i teatri di tutta Italia con una rappresentazione speciale a Roma – dove risiede una delle più importanti comunità ebraiche d’Europa – in occasione della Giornata della Memoria. Sul palco Fabrizio Saccomanno e Redi Hasa, per uno spettacolo che sceglie un osservatorio particolare per raccontare la ferita più profonda del ‘900, ovvero il punto di vista dei bambini. 

Dalle 21,30 si prosegue con “Il Pratone della Casilina”, lettura scenica e dal fortissimo impatto tratta da Petrolio, di Pier Paolo Pasolini. Sul palco Alessandro Baldinotti, attore e insegnante di teatro formatosi alla scuola di Paolo Grassi, con una carriera al fianco dei più grandi registi italiani tra cui Gabriele Lavia. I suoi spettacoli, basati su un personale percorso di ricerca sugli autori contemporanei, sono stati rappresentati nei più prestigiosi festival teatrali italiani. 

E sarà infine una festa in musica a chiudere l’edizione 2019 del Festival Cantiere di Lavoro Teatrale: il concerto dei Roundella, la formazione guidata dalla straordinaria voce di Francesca Corrias, con Luca Mannutza al piano, Filippo Mundula al contrabbasso, Mauro Laconi alla chitarra e Gianrico Manca alla batteria. 

Dal 28 al 31 agosto a Baradili la ventiquattresima edizione del Festival Cantiere di Lavoro Teatrale: il grande teatro italiano nel più piccolo paese della Sardegna, nel cuore della Marmilla.