CAGLIARI. È un fiume in piena Sardegna concerti dopo il mega evento di Vasco Rossi a Cagliari. Tutto ciò che sembrava essere andato per il meglio infatti, secondo la società sarda, avrebbe avuto nascosti degli altarini di "incompetenza e provincialismo" che hanno portato a una serie di situazioni "sgradevoli" capitate nell'organizzazione delle due tappe a Cagliari. "Sindaco, abbiamo il dovere di informarla sulla pessima accoglienza riservata dalla città di Cagliari all'evento dei due concerti di Vasco". Inizia così la lettera inviata oggi da Sardegna concerti al primo cittadino di Cagliari Paolo Truzzu. La società ne ha per tutti: l'ente Fiera, il comitato per la pubblica sicurezza e l'ordine pubblico e anche il Comune di Cagliari. Tutti colpevoli di aver, in un modo o in un altro, alimentato tensioni e stress tra lo staff e gli organizzatori dell'evento.
La prima "lamentela" riguarda proprio la Fiera, che ha ospitato l'evento e, a detta di Sardegna Concerti, "fatto cassa a spese dell'evento". "La Live Nation, produttore del tour, aveva posto come unica condizione - si legge nella lettera - quella di disporre, gratuitamente, di una struttura con una capienza di almeno 30 mila posti". Ed è qui che, secondo Sardegna Concerti, la Fiera avrebbe "barato": "Una volta ottenute queste garanzie, Sardegna Concerti ha ritenuto opportuno fare un passo di lato, consentendo un rapporto contrattuale diretto tra Fiera e Live Nation. Tutto sembrava procedere per il meglio finché, a poche settimane dal concerto, la Fiera, adottando comportamenti e metodi impensabili per una struttura di diritto pubblico, ha rinnegato gli impegni presi e ha cercato in ogni modo di “far cassa” a spese dell’evento".
Al secondo punto Sardegna Concerti si scaglia invece sulle misure di sicurezza adottate: "In totale difformità rispetto all’atteggiamento collaborativo delle massime autorità, alcuni membri del Comitato per la Sicurezza e l’ordine Pubblico hanno ritenuto di “forzare” le proprie prerogative imponendo misure spropositate, come per esempio la presenza di un Presidio Medico Avanzato e ben 13 ambulanze medicalizzate, costringendo l’organizzatore ad una spesa imprevista di circa 17.500 euro. Una misura assolutamente vessatoria, perché ben al di sopra dei minimi fissati dalla legge; ma anche ridicola, considerando il fatto che lo stesso concerto, tenutosi pochi giorni prima allo stadio di San Siro a Milano, a fronte di un pubblico di quasi 65 mila persone (circa il triplo rispetto a Cagliari), sono state prescritte, come vuole la norma, solo 6 ambulanze".
Infine c'è il Comune di Cagliari, che avrebbe cercato di aumentare i costi del canone d'affitto per il posteggio dei Tir dell'evento: "Per consentire il parcheggio dei 70 TIR al seguito della produzione nell’area che ospita le reliquie dell’ex Arena Grandi Eventi ha infatti richiesto un canone d’affitto smisurato (8.500 euro + Iva), applicando una tariffa pari a quella vigente quando la stessa era in attività. L’iniziativa è poi saggiamente rientrata, ma solo dopo la veemente reazione da parte di Sardegna Concerti e l’intervento del Commissario Prefettizio.
“Dulcis in fundo” il Commissario Prefettizio di Cagliari ha dovuto ratificare, supponiamo per rispettare dei termini imposti dalla legge, un nuovo regolamento comunale, elaborato dalla Giunta Zedda, che potrà essere tranquillamente ribattezzato “contro i grandi eventi”, tanto è assurdo e autolesionista per una città che vorrebbe vivere di turismo. Tale regolamento prescrive infatti che i costi della Polizia Locale generati da eventi di qualsiasi genere, in particolare quelli che prevedano un biglietto d’ingresso, gravino interamente sull’organizzatore, che sarà costretto a sostenere oneri altissimi, come i circa 40 mila euro stimati per Vasco Rossi".
Sardegna concerti accusa Fiera e Comune per Vasco: "Incompetenza e provincialismo"
- Marzia Diana