Culture

Il canto a tenore di "A Bolu" al Festival del cinema di Berlino

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CAGLIARI. C’è anche un pezzo di Sardegna nella nuova edizione del Festival internazionale del Cinema di Berlino, evento in programma da giovedì 7 fino a venerdì 15 febbraio nella capitale tedesca: “A bolu”, il docufilm sul canto a tenore realizzato dalla società cagliaritana Karel Film, sarà presente al festival nella sezione European Film Market, uno dei principali mercati cinematografici del mondo ospitato al Martin-Gropius-Bau del quartiere Kreuzberg, rappresentato dalla distribuzione internazionale TVCO con la quale è appena stato siglato un accordo per la distribuzione nazionale  e internazionale. 


Le riprese del documentario, realizzato con la regia di Davide Melis e la consulenza scientifica e artistica diSebastiano Pilosu grazie a un contributo sul bando IdentityLAB dell’Assessorato regionale alla Cultura della Regione Sardegna, hanno coinvolto i tenores di Mamoiada, Pattada, Ottana, Orgosolo, Seneghe, Loculi, Orune, Dorgali e Benetutti.
 
Le riprese delle testimonianze e le registrazioni dei canti in presa diretta, ultimate tra giugno e luglio scorsi, sono state arricchite da immagini della Sardegna vista dall’alto girate a bordo di un elicottero. Il risultato è un documento pensato non come un’enciclopedia di voci e stili, quanto piuttosto come un suggestivo racconto che nasce direttamente dalla voce delle persone che praticano il canto a tenore e lo vivono all'interno delle loro comunità. Ciascuno con la sua storia, le sue esperienze, il suo vissuto personale: pastori, studenti, ingegneri, impresari, operai, disoccupati, veterinari, giovani, anziani e persino bambini. Un mondo vario ed eterogeneo che ha fatto propria un'eredità antichissima, dal 2005 riconosciuta patrimonio immateriale dell'Umanità dall'Unesco.
Tra le voci del docufilm ci sono il tenore Sa Niera e Sos Isteddos di Pattada, il tenore Supramonte di Orgosolo, Su Cuntratu di Seneghe, Santa Rosulia di Benetutti, il tenore Santa Maria di Ottana, Su Hussertu di Mamoiada, il tenore Santu Pretu di Loculi, Su Nunnale di Orune e il tenore Santa Caterina di Dorgali: tutti testimoni di un'arte viva dalle solidissime radici, la cui ricchezza espressiva risiede nelle diverse modas, o stili, caratteristiche di oltre sessanta paesi del centro nord Sardegna, modas che incontriamo interpretate sempre in modo diverso e originale a seconda  dello stile personale e del gusto dei cantori.
 
Dopo la Berlinale, “A bolu” viaggerà per altri festival internazionali dedicati al documentario, alla musica, alle lingue minoritarie e sarà presentato in Sardegna.