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DECIMOMANNU. Una discarica abusiva con rifiuti pericolosi, estesa per circa tre ettari in un terreno, è stata scoperta dai carabinieri a Decimomannu. Nel pomeriggio di ieri è scattato il sequestro dell'area, l’arresto di due persone e la denuncia di altri due soggetti.
L’attività, pianificata sulla base di una mirata azione info-investigativa sviluppata dalla Stazione di Decimomannu in stretto coordinamento con il N.O.E. di Cagliari, ha consentito di delineare un quadro di gravi condotte illecite connesse alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti. In tale contesto, un contributo determinante è stato fornito da uno specifico intervento di volo effettuato dall’11° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Cagliari, che ha permesso di acquisire immagini particolarmente significative, rivelando l’esistenza della discarica dove all'interno risultavano stoccati rifiuti di varia natura, inclusi materiali riconducibili alla categoria dei rifiuti pericolosi.
Due uomini, rispettivamente di 46 e 20 anni, domiciliati nel territorio comunale di Decimomannu e già noti alle Forze di Polizia, sono stati arrestati in flagranza differita per i reati di combustione illecita di rifiuti e gestione non autorizzata di discarica abusiva, in applicazione della normativa vigente. Deferiti in stato di libertà altri due soggetti: una donna di 47 anni, titolare di una ditta individuale e intestataria di un autocarro risultato utilizzato per l’illecita gestione dei rifiuti, e un giovane di 22 anni, ritenuto responsabile di episodi di incendio illecito di rifiuti avvenuti tra il 14 e il 15 dicembre scorsi.
Nel corso dello stesso servizio, i carabinieri hanno inoltre accertato la presenza di alcune baracche fatiscenti, utilizzate come ricovero per animali detenuti in condizioni di grave carenza igienico-sanitaria.
La situazione è stata immediatamente segnalata al personale dell’Asl – Servizio Igiene e Sanità di Cagliari, intervenuto sul posto per le valutazioni di competenza. Gli animali sono stati quindi affidati a familiari degli indagati, previo impartimento di specifiche prescrizioni sanitarie.
Ricostruita la vicenda e completati gli atti di rito, i due arrestati sono stati portati al carcere "Ettore Scalas” di Uta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, tempestivamente informata dall’Arma procedente.












