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CAGLIARI. 725 milioni di euro. E’ questa la cifra che spenderanno le famiglie sarde per acquistare alimentari, bevande e altri prodotti e servizi tipici del Natale e delle Festività. La stima sui consumi di questo dicembre è stata realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha rielaborato i dati dell’Istat, e interessa i settori della cosmetica e benessere, alimentare, bevande e ristorazione, moda, gioielleria e occhialeria, legno, mobili, vetro, ceramica e arredo-casa stampa, editoria e fotografia, giochi e articoli da regalo e sportivi e prodotti high tech. Dall’analisi emerge anche come la spesa di quest’anno sia in linea con quella dell’anno passato, nel quale si spesero 726 milioni di euro.
A livello nazionale si stima che la somma possa superare i 26miliardi di euro. Quest’anno, tra pranzi, cene, regali e altre attività, i sardi destineranno 500 milioni per alimentari e bevande e altri 225 per prodotti e servizi tipici delle Festività.
Pane, pasta, carni, salumi, formaggi, dolci, vini e tutti gli altri prodotti dell’immenso “giacimento” della food economy della Sardegna, uniti all’ampia gamma di prodotti e servizi realizzati dalle imprese artigiane dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale, finiranno sulle tavole sarde e sotto l’Albero. Sono 8.015 le imprese artigiane sarde, equivalente al 29,8% delle piccole e medie aziende sarde, che lavorano in 47 settori in cui si realizzano prodotti artigiani e servizi che possono essere regalati in occasione del Natale, con 19.665 addetti.
“Questi dati dimostrano che le imprese artigiane sarde sono un’eccellenza riconosciuta anche oltre i confini regionali - commenta Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Sardegna - custodiscono saperi unici, investono nella qualità e mantengono vivo un tessuto produttivo che è parte della nostra identità. Dobbiamo continuare a valorizzarle e metterle nelle condizioni di crescere, perché nel loro lavoro c’è davvero il futuro della nostra economia”.
“Il nostro territorio esprime un’artigianalità di altissimo livello, fatta di competenze, tradizione e innovazione aggiunge Meloni - il gusto del bello, del buono e del fatto bene rappresentano un tratto culturale del saper fare artigiano. Sostenere le imprese locali significa sostenere un patrimonio che ci rappresenta e che, soprattutto a Natale, rende più forte la nostra comunità”.
Tra i regali e gli acquisti, realizzati dalle imprese artigiane isolane, che i sardi compreranno e si scambieranno in queste festività, oltre alle leccornie e ai vini e agli alcoolici, vi sono anche abiti e gioielli, mobili, tessili per la casa, cristalleria, stoviglie e utensili domestici, utensili e attrezzature per casa e giardino, giochi, giocattoli, articoli sportivi, libri, articoli di cartoleria e materiale da disegno e servizi di cura della persona. La maggior parte della spesa dicembrina, che tocca il mezzo miliardo di euro, sarà destinata quindi a prodotti alimentari e bevande, un’offerta enogastronomica di assoluta eccellenza.
“Il Natale è un momento decisivo per molte imprese artigiane - prosegue Meloni - perché concentra una parte importante della loro produzione e genera un indotto significativo. Quando scegliamo un dono artigiano, non acquistiamo solo un prodotto: sosteniamo migliaia di lavoratori, filiere corte e un sistema economico che redistribuisce valore all’interno della nostra comunità”.
“Qualità, cura artigianale e capacità di innovare - sottolinea il Presidente - sono fattori riconosciuti anche sui mercati internazionali. Questo rafforza la reputazione del nostro territorio e dimostra come l’artigianato possa essere protagonista anche nell’economia globale”.
IN SARDEGNA La spesa è così suddivisa: Cagliari 196milioni di euro (135 alimentari e bevande e 61 prodotti e servizi tipici del Natale, Nuoro 91 (63 e 28), Oristano 67 (46 e 21), Sud Sardegna 149 (102 e 46) e Sassari-Gallura 222 (154 e 69). Le imprese artigiane produttrici e gli addetti: Cagliari 1.855 imprese con 4.757 addetti, Nuoro 1.283 e 3.044 lavoratori, Oristano 757 e 1.724 dipendenti, Sassari-Gallura 2.566 e 6.437 addetti, Sud Sardegna 1.554 e 3.703. Come accade da diversi anni, anche in questo 2025, in vista del 25 dicembre e dei giorni successivi, Confartigianato Sardegna promuove la campagna “Acquistiamo locale”, un invito a regalare e a regalarsi prodotti a valore artigiano Made in Italy e Made in Sardegna, espressione della creatività e della tipicità delle nostre imprese. Per l’Organizzazione Artigiana, “Acquistiamo locale”, non è soltanto un atto di consumo, ma anche un impegno per valorizzare la nostra cultura imprenditoriale, il gusto per il bello, il buono e il ben fatto, frutto del lavoro degli artigiani. E’ un investimento in eccellenza, sostenibilità e identità culturale, che porta con sé una profonda dimensione etica e relazionale. E’ la scelta consapevole, responsabile e sostenibile per rinsaldare il rapporto di fiducia tra imprenditori e cittadini nelle comunità. Meloni vuole richiamare i temi al centro della campagna natalizia di Confartigianato #acquistiamolocale, che mette in evidenza i motivi per scegliere un dono artigiano.
“Un prodotto artigiano è unico, nasce dalle mani e dall’ingegno di chi lo crea, e porta con sé storia, creatività e riconoscibilità. L’artigiano ascolta, personalizza, accompagna il cliente: è un rapporto che non si esaurisce al momento dell’acquisto”. Il Presidente di Confartigianato Sardegna, insiste anche sul valore economico e sociale della scelta: “Comprare artigiano significa scegliere qualità che dura nel tempo e sostenibilità reale, fatta di filiere locali, riduzione degli sprechi e riparabilità. Significa sostenere talenti, mestieri che rischiano di scomparire, giovani che scelgono di imparare un lavoro. Il valore resta sul territorio: genera reddito, rafforza l’identità culturale, alimenta la coesione sociale. In un dono artigiano c’è la storia di una comunità che sa innovare senza perdere le proprie radici”.
I 10 BUONI MOTIVI PER SCEGLIERE UN REGALO A VALORE ARTIGIANO
Scegliere un regalo prodotto da una impresa artigiana significa scegliere di donare qualcosa di unico, perché può essere personalizzato secondo i desideri di chi lo dona e di chi lo riceve, offre qualità e durata superiori grazie a materiali selezionati e tecniche di lavorazione eccellenti. Inoltre, unisce creatività, tradizione e innovazione, e rappresenta una scelta sostenibile grazie alla filiera corta, al riuso e alla riparabilità. Acquistarlo significa sostenere il talento e i mestieri del territorio, vivere un’esperienza diretta con chi crea il prodotto e rafforzare il legame con la comunità locale. Un dono artigiano porta con sé cultura, identità e bellezza dei luoghi, contribuendo al benessere sociale e alla coesione del territorio.
ELEMENTI DISTINTIVI Artigianalità e personalizzazione: i prodotti sono il risultato di una lavorazione a regola d'arte, che combina ascolto del cliente e personalizzazione. Qualità e materiali eccellenti: l’uso di materie prime di alta qualità garantisce durabilità, bellezza e unicità. Creatività e innovazione: ogni prodotto riflette l'abilità di fondere tradizione e modernità, rispettando il valore della cultura manifatturiera secolare.
VALORE PER IL CONSUMATORE Unicità ed estetica: ogni oggetto racconta una storia ed esprime bellezza e gusto distintivi. Servizio su misura: la consulenza, la riparazione e la personalizzazione rendono il rapporto con l’artigiano un’esperienza esclusiva e affidabile. Sostenibilità e circolarità: attraverso la riparazione, il riuso e la produzione “a chilometro zero,” gli artigiani promuovono pratiche che riducono gli sprechi e tutelano l’ambiente.
BENEFICI PER LA COMUNITÀ Supporto all’economia locale: acquistare artigianato sostiene non solo l’imprenditore e la sua famiglia, ma anche l’intero ecosistema economico e culturale del territorio. Welfare e coesione sociale: il lavoro artigiano contribuisce al benessere sociale grazie alla generazione di reddito, al mantenimento di tradizioni e al rafforzamento del legame comunitario.
ANALISI NAZIONALE La spesa per le feste degli italiani Secondo le previsioni elaborate da Confartigianato, per le feste di Natale gli italiani spenderanno, a dicembre, 26,5 miliardi di euro, in alimentari, bevande e altri prodotti e servizi tipici del periodo, consumi intercettabili da 298.381 imprese artigiane operanti in 47 settori in cui si realizzano prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che possono essere regalati in occasione del Natale e della Befana e che danno lavoro a 837mila addetti, un terzo (33,6%) degli addetti dell’artigianato italiano. Nel dettaglio settoriale si tratta di 123.745 imprese di Cosmetica e benessere (41,5% del totale), 64.364 imprese di Alimentare, bevande e ristorazione (21,6%), 46.139 imprese di Moda, gioielleria e occhialeria (15,5%), 46.024 imprese di Legno, mobili, vetro, ceramica e arredocasa (15,4%), 16.291 imprese di Stampa, editoria e fotografia (5,5%), 987 imprese di Giochi e articoli da regalo e sportivi (0,3%) e 831 imprese di Prodotti high tech (0,3%). In ottica settoriale trasversale, sono 134.801 le imprese artigiane classificate nell’artigianato artistico, pari al 46,2% del perimetro in esame. A livello regionale si rileva un peso degli addetti nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale sugli addetti dell’artigianato della regione superiore alla media nelle Marche con il 41,2%, in Toscana con il 40,3%, in Campania con il 39,2%, in Umbria con il 37,3%, in Veneto con il 37,0%, in Puglia con il 36,9%, in Sicilia con il 36,8%, in Calabria con il 34,7% e in Abruzzo con il 33,7%. A livello provinciale, il peso più rilevante dell’artigianato interessato dalla domanda per le festività natalizie si riscontra a Prato (58,4%), Fermo (56,3%), Barletta-Andria-Trani (47,8%), Macerata (44,4%), Napoli (44,3%), Firenze (42,6%), Arezzo (42,1%), Belluno (41,3%), Vicenza (41,2%) e Rovigo (40,2%).










