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CAGLIARI. "Ormai sono passati diversi giorni dall'evento ed è difficile che possano esserci nuovi casi provenienti dal cluster della festa di Monserrato". Così Giuseppe Masnata, direttore di Pediatria del Brotzu di Cagliari, sull'intossicazione da botulino per il cibo ingerito in uno stand della Fiesta latina a Monserrato, che ha portato al ricovero di 8 persone (alcuni gravi), tra cui due minorenni.
Le rassicurazioni, in questi momenti di effettivo allarme tra i cittadini, sono fondamentali: "Se oggi, domani o dopodomani dovessero comparire sintomi gastrointestinali in un adulto o in un bambino è molto difficile che possano essere legati. In ogni caso il consiglio è rivolgersi sempre al proprio medico o alla Asl, senza andare a intasare inutilmente il pronto soccorso", dice Masnata.
Il direttore di Pediatria dell'ospedale cagliaritano spiega: "Il botulismo è una malattia rara. Un soggetto mangia cibo contaminato da una tossina, che è prodotta da un germe: quest'ultimo va a inquinare il cibo. Particolare attenzione a confetture e simili, preparati in casa. Molto difficile che sia di provenienza industriale".
A cosa prestare attenzione? A sintomi come "ptosi palpebrale", "difficoltà a deglutire", "pupille dilatate" e "difficoltà a parlare". "Bisogna stare molto attenti alle confetture prodotte a casa, allo stato di conservazione, se vediamo barattoli gonfi", evidenzia Masnata, "ed evitare di somministrare miele ai bambini sotto l'anno d'età".