ROMA. La premier Giorgia Meloni ha annunciato che andrà fisicamente alle urne l'8 e il 9 giugno per i referendum su lavoro e cittadinanza ma non ritirerà le schede. Sarà, in sostanza, un elettore non votante.
Una presa di posizione, emersa a margine delle celebrazioni della Festa della Repubblica, che ha fatto infuriare tutte le opposizioni, che invece sostengono a pieno i referendum voluti dalla Cgil: per loro sarebbe un "trucco per sabotarli" e "una presa in giro per gli italiani".
A pochi giorni dal voto infatti la battaglia ormai è sull'astensionismo più che sui contenuti dei quesiti.
E un commento su Meloni arriva anche dal leader della Cgil Maurizio Landini: "Credo che sia una cosa un po' che sorprende perché di fatto vuol dire non andare a votare, questa è la sostanza", credo "che sia un atto un po' irresponsabile".