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Folla ai funerali di Martina Carbonaro: lacrime, applausi e palloncini bianchi

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AFRAGOLA. Un lungo applauso ha accolto l'arrivo in Chiesa ad Afragola del feretro di Martina Carbonaro, la 14enne uccisa dal suo ex fidanzato.

Migliaia le persone, tanti i giovani, all'esterno della Basilica di Sant'Antonio per dare l'ultimo saluto alla ragazzina assassinata.

"Martina sei la figlia di tutti noi", hanno urlato alcune donne, mentre altri inveivano contro l'ex della ragazza, ora in carcere. "Giustizia, giustizia", hanno gridato.

Alcuni momenti di tensione si sono avuti poi nella piazza con insulti per l'assassino e cori. Un lungo applauso ha poi accompagnato all'uscita la bara bianca.

"Martina è morta per un'idea malata dell'amore, troppo tollerata", ha detto l'arcivescovo di Napoli, Card.Battaglia, nell'omelia.

"L'amore non è possesso" e far male "non è amore ma solo violenza", ha detto. 

"La morte di Martina è "una ferita che urla. Che spacca il fiato. Che rende difficile anche il solo respirare. Una ferita che chiede giustizia, ma che soprattutto reclama consolazione", ha aggiunto Battaglia. "A questa famiglia disperata, a questa comunità stordita e in lacrime (Gesù) sussurra: 'Non è finita. La vita non finisce. Martina dorme. E sarà svegliata'. Perché la morte non ha l’ultima parola. Perché la parola ultima – quella definitiva – è quella dell’amore, della vita, della Resurrezione", ha proseguito il cardinale.