CAGLIARI. C'è il via libera definitivo al disegno di legge 45 sulle aree idonee e non idonee a ospitare impianti rinnovabili in Sardegna: 35 i sì, 14 i voti contrari. Passa quindi la norma voluta dalla Giunta Todde ma tanto contestata dai comitati contro la speculazione energetica.
"Siamo la prima Regione d’Italia ad approvare una legge sulle aree idonee con circa 3 mesi di anticipo rispetto alla nuova scadenza prevista dal Governo", ha commentato la presidente Alessandra Todde, "La Sardegna, da tempo considerata un fanalino di coda, oggi diventa un modello di tutela e pianificazione del territorio per le altre Regioni italiane. Quando siamo arrivati al governo della Sardegna, abbiamo trovato un territorio spaventato e abbiamo respirato la preoccupazione dei sardi rispetto alle speculazione energetica. Noi l'abbiamo capito assumendoci la responsabilità di amministrare, di confrontarci e di cercare, con i mezzi a disposizione, di risolvere la situazione. In questi mesi, si è cercata la contrapposizione e lo scontro. Si è cercato di cavalcare la paura della gente, di trovare colpevoli a fronte di una situazione che non è nata oggi e nemmeno negli ultimi 8 mesi, ma è nata negli ultimi 20 anni".
"Siamo orgogliosi", ha continuato Todde, "di aver presentato un modello virtuoso di transizione ecologica ed energetica basato sullo sviluppo sostenibile, sulla tutela dell’ambiente, sul rispetto del suolo, del paesaggio, dei territori e dei cittadini sardi".
"Con questa legge, non solo decliniamo i criteri che rendono un’area idonea o non idonea all’installazione di impianti rinnovabili, ma stanziamo, da qui al 2030, circa 700 milioni di euro per le comunità energetiche, impianti fotovoltaici, accumuli di energia elettrica per autoconsumo, con incentivi - anche a fondo perduto - destinati a cittadini, Comuni, imprese, privati ed enti regionali e comunità energetiche. Tutti gli impianti, sia quelli nuovi che quelli in corso di autorizzazione, potranno essere realizzati solo se ricadenti nelle aree idonee. Questa per noi è una sfida trasformativa che ferma la speculazione e blocca il consumo selvaggio di suolo. Abbiamo l’ulteriore obiettivo di tagliare i costi delle bollette per i sardi”, ha commentato la presidente sarda.
“Dopo tre settimane di confronto e di grande dibattito l’approvazione del Disegno di legge 45 è la dimostrazione che in ogni caso in una società civile deve vincere la democrazia. Perché le regole vanno sempre rispettate”, è il commento del presidente del Consiglio regionale Piero Comandini.
“Ringrazio maggioranza e opposizione – ha detto il Presidente – per il grande contributo dato al miglioramento della legge. Si tratta solo di un primo passo di un lungo percorso . L’Assemblea lavorerà nei prossimi mesi per dare alla Sardegna dei provvedimenti in materia di energia per il bene del nostro territorio e per essere pronti per la transizione energetica”.
Intanto fuori dal palazzo di via Roma in scena un flash mob di protesta dove i politici vengono rappresentati come fantocci (Qui la notizia).