CAGLIARI. La dottoressa di Tertenia, Alba Veronica Puddu, che diceva di curare i tumori con gli ultrasuoni, si è sottoposta oggi al primo esame della perizia psichiatrica richiesta dai suoi legali Gianluca Aste e Michele Zuddas e dal procuratore generale Luigi Patronaggio. Una perizia che potrebbe anche ribaltare il verdetto della condanna all'ergastolo in primo grado per omicidio volontario aggravato, circonvenzione di incapace e truffa.
In tribunale a Cagliari è in corso il processo di secondo grado alla dottoressa: se fosse accertato che la cinquantatreenne non è capace di intendere e di volere i giudici potrebbero decidere per l'assoluzione o per una pena ridotta.
La donna curava pazienti oncologici con metodi alternativi, dagli ultrasuoni alle radiofrequenze alle rivitalizzazioni del sangue: questo avrebbero ridotto l'aspettativa di vita dei malati e accelerato la loro morte.
La perizia sarà discussa nell'udienza già fissata per il 24 maggio.