POSADA. La Forestale ha trovato alcuni inneschi, in particolare a Gairo, che dimostrano l'azione volontaria del fuoco che ieri ha devastato diverse zone della Sardegna.
Decine di ettari di terreno in fumo, centinaia di persone evacuate, fiamme pericolosamente a ridosso delle abitazioni. Questo il bilancio della tremenda giornata di ieri sul fronte dei roghi in Sardegna, che impegna ancora, complice il forte vento di maestrale, uomini e mezzi nelle operazioni di spegnimento di 42 incendi da nord a sud dell'Isola.
Tra Posada e Siniscola il rogo più devastante, dove 600 persone sono state evacuate e dove l'esplosione di una bombola ha ferito gravemente una persona. Una donna è stata trovata dalla Croce Rossa per strada con diverse ustioni nel corpo: era rimasta chiusa dentro casa in una delle zone più colpite. La situazione è di nuovo sotto controllo a Quartu, tra via Fiume e il Poetto, dove le fiamme sono divampate nel parco di Molentargius e nell'ex camping Tamarix, quest'ultimo completamente distrutto dal rogo. Altri incendi di grosse dimensioni si sono sviluppati a Gairo e Monastir, ma anche a San Giovanni Suergiu, Muravera e San Priamo. Alcuni roghi sono stati spenti e si sta procedendo alle operazioni bonifica, altri invece sono ancora in fase di spegnimento.
Sull'emergenza incendi l'assessore all'ambiente Marco Porcu in queste ore ha fatto il punto sulla situazione. "Adesso dobbiamo capire quali sono i danni, siamo riusciti a contenere gli incendi anche grazie al supporto del dipartimento nazionale che ha mandato i canadair", ha detto.