KIEV. "L'attacco aereo continua, mantenete la calma e restate nei rifugi. La Difesa aerea opera nella regione. L'allerta aerea è ancora in corso": è l'appello del governatore della regione di Kiev, Dmytro Kuleba, dopo le numerose esplosioni avvenute stamane nella capitale, con morti e feriti. Un razzo è caduto vicino al monumento dell'eroe nazionale della rivoluzione ucraina, Hrushevsky, in centro.
"L'allarme aereo non si ferma. In tutta l'Ucraina ci sono missili che colpiscono. Purtroppo ci sono morti e feriti. Si prega di non lasciare i rifugi, prendetevi cura di voi e dei vostri cari". Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
"Stanno cercando di distruggerci e spazzarci via dalla faccia della terra. Distruggi la nostra gente che dorme a casa a Zaporizhzhia. Uccidi le persone che vanno a lavorare a Dnipro e Kiev. L'allarme aereo non si placa in tutta l'Ucraina. Ci sono missili che colpiscono. Purtroppo ci sono morti e feriti. Si prega di non lasciare i rifugi. Prenditi cura di te e dei tuoi cari. Teniamo duro e diventiamo forti". Ha scritto ancora sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il messaggio è accompagnato da un video che mostra le conseguenze dell'attacco a Kiev: auto distrutte, incendi instrada.
"Al momento sono confermati 5 morti e 13 feriti dopo l'attacco su Kiev. Sono tutti civili che stavano guidando o camminando nel centro della città". Lo ha scritto su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Affari interni ucraino.
"Il nostro coraggio non sarà distrutto dai missili dei terroristi, anche quando colpiranno il cuore della capitale". Così il ministro della Difesa, Oleksij Reznikov.
Intanto il presidente russo Vladimir Putin riunirà oggi a Mosca il Consiglio di sicurezza nazionale per discutere la risposta a quello che ha definito "un attacco terroristico" contro il ponte Kerch. Lo ha reso noto il Cremlino. Dalla riunione si teme un'escalation del conflitto.
"La situazione è gestibile, è spiacevole, ma non fatale. Certo, le emozioni si sono scatenate e c'è una sana voglia di vendicarsi", ha detto ieri il governatore della Crimea insediato dalla Russia, Sergei Aksyonov. Il traffico sul ponte è stato ripristinato ieri.