CAGLIARI. Il Comitato tecnico scientifico aveva detto no all'apertura delle discoteche in Sardegna. C'è una mail, secondo il quotidiano la repubblica, che gli esperti della Regione Stefano Vella, Pietro Cappuccinelli, Francesco Cucca e Giovanni Sotgiu - il 6 agosto avevano inviato all'assessore alla sanità Mario Nieddu e al direttore generale Marcello Tidore, con la quale si sconsigliava di agire lasciando campo libero alle sale da ballo.
I consulenti, scrive Repubblica, " hanno analizzato la prima bozza dell'ordinanza che conteneva la proroga ai locali da ballo e hanno dato un giudizio inequivocabile: “Il Comitato non approva il documento”. Di più. Hanno messo nero su bianco la loro preoccupazione per le scene di assembramento testimoniate dalle foto pubblicate sui social".
Non solo: secondo il quotidiano romano ai consulenti era stata sottoposta una bozza di ordinanza. "Sostengono che non preveda condizioni di sicurezza sufficienti per ridurre le probabilità di contagio, che il distanziamento di un metro nelle discoteche sia inadeguato e che manchino indicazioni precise sulle norme igieniche. Valutano l'ordinanza confusa, sia nella parte in cui prevede la riduzione delle presenze all'interno dei locali sia in quella che riguarda il dispositivo dei controlli. Non solo. I professori chiudono il parere con una considerazione che dovrebbe far suonare le sirene d'allarme. “Stiamo assistendo – scrivono - alla apertura di attività dove addirittura l'assembramento viene ostentato come elemento di richiamo pubblicitario”.
L'11 agosto è arrivata la firma dell'ordinanza che ha prorogato l'apertura delle discoteche. Formulata dopo ulteriori interlocuzioni con gli esperti del Cts che, però, non si sarebbero espressi con una testo scritto ma solo verbalmente e informalmente.