CAGLIARI. "Oggi un ministro del governo, per il quale non possiamo che nutrire rispetto perché è una rappresentante delle istituzioni, ha rilasciato interviste nelle quali parla della Regione Sardegna non come di un interlocutore istituzionale ma come un'opposizione politica al suo governo". Non c'è compattezza tra istituzioni nell'affrontare il tema caldo della continuità territoriale aerea della Sardegna. Queste parole sono del presidente della Regione Christian Solinas, che parla della ministra dei Trasporti Paola De Micheli: la rappresentante del governo Conte ha attaccato la Regione, criticando la gestione della vertenza dei collegamenti aerei e spiegando che sarà l'esecutivo nazionale a far ottenere una proroga dall'Ue per l'attuale regime, in scadenza ad aprile. "Purtroppo - ha aggiunto Solinas - la ministra ha utilizzato questo strumento non per stabilire una linea di azione comune come noi spesso abbiamo richiesto, ma per fare polemica politica, e noi crediamo che questa sia la rappresentazione plastica di come non ci si debba comportare tra istituzioni. "Scriverò al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che è il garante non solo dell'unità, ma anche del coordinamento e del rispetto tra tutte le istituzioni del Paese".
SALVINI. A innescare lo scontro, dopo le parole della De Micheli, era stato questa mattina il leader della Lega Matteo Salvini. "Inadeguata, deve dimettersi: il merito della proroga è di Solinas che ha interloquito con Bruxelles", ha detto il numero uno del Carroccio (QUI LA NOTIZIA), che nel pomeriggio ha rilanciato: "“Il governo Conte bis fa male all’Italia e alla Sardegna: ha moltiplicato gli sbarchi, aumentato i costi per l’accoglienza, tagliato la Polizia Stradale anche a Fonni in provincia di Nuoro, messo nuove tasse. Nessuna lezione dalla sinistra", attacca ancora Salvini, "che ha ministri come la De Micheli che preferisce incontrare l’opposizione anziché chi governa la Regione. Sono così abituati a comandare senza passare dalle elezioni, che a sinistra calpestano le più elementari regole dei rapporti istituzionali. Non dimentico la Sardegna”. A supporto della tesi di Salvini e del governatore si era schierato il Psd'Az, con il capogruppo in consiglio regionale Franco Mula: "Una vergognosa manipolazione della realtà, messa in atto con l'unico ed evidente scopo di screditare l'azione del presidente della Regione", ha dichiarato il sardista, riferendosi alla ministra.
ZEDDA. A scontro istituzionale ormai aperto, ulteriore fuoco alle polveri è stato dato dal consigliere regionale dei Progressisti Massimo Zedda: "Ci risiamo, nuovamente la grancassa per spostare l'attenzione dalle proprie incapacità. Il presidente della Regione", attacca il suo avversario alle elesioni di febbraio, "chiama ancora una volta in soccorso il segretario della Lega per nascondere il fatto che sulla continuità territoriale la giunta sardo-leghista non ha la minima idea su cosa fare. Capiamo che Salvini, non potendo dire di aver commesso un errore nel sostenere l’attuale presidente della Regione, cerchi disperatamente di mascherare e coprire l’incapacità e l’inadeguatezza del governo della Sardegna, dal prezzo del latte alla continuità. Una sfilza di bugie, su quest’ultimo tema, smentite dai documenti e dal portavoce della commissione europea. Giusto l’altro giorno il Presidente Solinas ha dichiarato che “era stato affidato il compito a un esperto di lavorare al bando sulla continuità”. L’altro giorno?", si chiede Zedda, "Dopo che per un anno ha raccontato di aver trasmesso tutto ciò che era necessario a Bruxelles. L’unico interesse di Solinas è stato quello di moltiplicare le poltrone dimenticando di lavorare per la Sardegna e per i sardi. Per fortuna la Ministra De Micheli, dopo l’inerzia della Regione e le menzogne raccontate per mesi, sta lavorando per aiutare la nostra Isola a uscire dall’isolamento causato dal presidente sardo-leghista".
LANCIONI. Dichiarazioni, quelle di Zedda, che hanno provocato un'alzata di scudi in Lega e Psd'Az. La prima replica arriva dal sardista Nanni Lancioni: "Lo sconfitto che non si rassegna e prosegue il suo sproloquio sprezzante del ridicolo, finisce per svelare involontariamente i retroscena dell'incredibile incontro al ministero, con la De Micheli, nel quale evidentemente la padrona di casa ha concordato con alcuni consiglieri regionali della sinistra la strategia offensiva contro il Presidente Solinas. Una strategia maldestra messa in campo ieri dalla titolare del dicastero, pronta a mentire senza pudore su ciò che sta avvenendo alla continuità territoriale sarda, che poco le interessa, e a dimenticare date ed esiti degli incontri avuti nei mesi scorsi con il presidente della Regione. Zeda, è infastidito, ma in realtà preoccupato, dall'interesse che il leader della Lega dimostra verso l'emergenza che la Sardegna sta affrontando. Forse Zedda preferisce il menefreghismo dei suoi sodali, ministri e parlamentari di quella sinistra che ha lasciato in eredità solo macerie, delle quali ora i Sardi pagano le conseguenze. Lo scandalo non è che Salvini si intetessi alla Sardegna: è che se ne disinteressi il Ministro. Meglio farebbe la De Micheli a tornare ad occuparsi di sughi di pomodoro".
GIAGONI. "Ancora una volta, e in modo prevedibile, una certa parte della sinistra senza vergogna mira a trasformare un fatto grave che necessita di grande impegno da parte di tutti noi rappresentanti del popolo in un attacco politico, ripetendo in loop le solite e vuote accuse": così entra in campo il capogruppo della Lega in consiglio regionale Dario Giagoni, "Zedda attacca Salvini, attacca Solinas, attacca la Giunta, attacca tutti, ma si mostra ancora una volta incapace di fermarsi a pensare come sarebbe meglio agire per il bene dei sardi, oltre che mostrare di non aver alcun rispetto delle più basilari regole dei rapporti istituzionali. Il nostro popolo ci chiede un impegno unanime per il conseguimento di un obbiettivo comune, lo chiede alla Regione e lo chiede al Governo", prosegue l'esponente sardo del Carroccio, "Un popolo che non può essere succube di ministri che snobbano le regioni per fornire carne fresca da mettere sul fuoco dei loro esponenti regionali. Nel gioco della ricerca delle colpe anche noi rappresentanti della maggioranza avremmo potuto ricercare le cause dell’attuale disastro in un passato recente, magari facendo un salto indietro di soli due anni a quel 2017, quando avvenne la vendita delle quote della compagnia aerea, scavare e cercare di capire se la Regione allora avrebbe potuto fare di più per impedire nell’anno successivo che la situazione si aggravasse ma non lo abbiamo fatto per il semplice motivo che adesso come adesso non servirebbe a nessuno. Anzi ci distrarrebbe solamente da quella che è la nostra meta e non possiamo ne vogliano permetterlo".
IL SEGRETARIO PD. In difesa della ministra De Micheli si schiera il segretario del Pd Emanuele Cani: "Apprendiamo volgari e inutili insulti del segretario della Lega contro la ministra dei Trasporti", attacca, contro Salvini, "È fin troppo chiaro il tentativo che vuole portare avanti: per nascondere l'inconsistenza della Regione e del suo presidente il leader della Lega cerca la rissa. E invece di provare a trovare soluzioni spara bel mucchio. Sarebbe il caso che prima di parlare di continuità territoriale studiasse l'argomento perché sulla pelle dei sardi e sulla mobilità c'è poco da scherzare".